domenica 28 luglio 2013

Se ero ricco ma avevo usare i tempi verbali malissimo

Questa mattina ho compvato un povsce, pevchè ne avevo voglia; l'ho pagato in contanti con un assegno via carta di credito e l'ho usato per andare dal concessionario fino  all'infimo bar dove sono uso bere un carissimo caffè (1,10 € poichè di marca nota), una cinquantina di metri più in la. Dopodichè, visto che consumava troppo l'ho abbandonato (il Povsce) nel posteggio facendo finta di nulla per non destare sospetti e, per muovermi agilmente in giro per città, ho comprato un'utilitaria di terza mano a rate bimestrali; l'ho infilata nel caminon della "Fondazione Knight per il rispetto della legge" e con quello me ne sono andato a spasso per le timide viuzze della metropoli in cui vivo, infrangendo una discreta quantità di norme del codice stradale; ah ah, sono proprio un simpatico burlone. Comunque, dicevo, una volta arrivato nella zona del porto sono sceso dal camion e l'ho fatto finire in acqua (per non pagare il parcheggio), dopodichè ho preso la mia barchetta da 90 mt. lineari e me ne sono andato a fare un giretto nel golfo, direzione centro città. Il capitano, un simpatico lupo di mare di 75 anni con barba bianca e pipa sempre in bocca che ho assunto tre anni fa da principio come mozzo, mi ha fatto notare che le correnti in quella zona non erano il massimo per navigare, così l'ho licenziato e ho messo al suo posto un giovane regista che si trovava nella stiva per alcune riprese di interni. Forse per questo dieci minuti dopo siamo affondati. Fatto sta che per fortuna ho fatto venire il mio elicottero personale a salvarmi e già che c'ero ho dato ordine al pilota di portarmi alle Maldiwe per fare un bagnetto e per conquistare il tanto agognato dai turisti brevetto di sub; dopo essere stato in ammollo per un poco, essendo un po' affamatino, mi sono recato nel ristorante di un ameno hotel 15 stelle del posto. Purtroppo era tutto pieno, così per non restare a stomaco vuoto, ho dovuto comprare tutta la catena a cui apparteneva quell'aberghetto di lusso, così sono riuscito a fare il mio luculliano pasto composto da un panino con wurstel e frittata e un bicchiere d'acqua di rubinetto. Poi ho ceduto gli alberghi ad un barbone da spiaggia (così sono riuscito a fare anche la mia buona azione quotidiana) e mi son fatto riportare lesto lesto a casa. Di un altro però, che al vedermi entrare ha proferito le famose parole "Questa è casa mia, fuori di qui", al che ovviamente ho dovuto acquistare l'intero palazzo e farlo demolire per costruirci al suo posto una supermegaiper palestra di Fitness&Zumba cha piace assai a grandi e piccini. Essendo poi pomeriggio inoltrato ho aiutato una simpatica vecchietta di 35 anni ad attraversare la strada (non so perchè ma sembrava un po' offesa quando l'ho chiamata "A nonnaaaa"; valli te a capire sti vecchiacci moderni) comprandola e rendendola pedonale in quel punto.
Adesso per concludere degnamente una faticosa giornata lavorativa non mi resta che un bagnetto nella pisssina del mio hotel 37 stelle nella periferia vips di Niuiorc e poi cena coi al Ritz.
Fanculo a voi, plebei  arrivederci miei cari.

p.s. Ah sì; ovviamente ho ereditato tutto dallo zio di un altro truffando le carte.

p.s.s. Che post di merda.

1 commento:

  1. Ajeje volle sapeje se facimmo una Munchkinata a tante persone poi Ajeje chiede sussidio' e permesso di salotto.

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