lunedì 30 dicembre 2013

Una tranquilla passeggiata natalizia

Era una giornata di cacca per Martirio Spennamartore: per tutto il tempo, da quando si era appena svegliato, aveva avuto quell'esserino ronzante che gli ciarlava all'orecchio - Si saluta quando si entra in un locale - gli aveva detto subito dopo che lui aveva varcato la sogli del solito bar sotto casa, sbattendo la porta, per bere il caffè - si da la mancia al cameriere, se è stato gentile - gli aveva poi ribadito quando stava per uscire senza aver manco pagato (come al solito) il conto, - si fa l'inchino  e ci si toglie il cappello quando si incontra una signora - gli aveva suggerito quando era passato davanti a una bella ragazza che conosceva di vista. - Insomma basta, cazzo!-  era sbottato Martirio proprio in mezzo alla via principale della città affollata di gente che faceva compere per i regaletti di Natale. - Chi sei e cosa vuoi da me?! Perchè non mi lasci in pace e basta?! - Intanto la folla aveva iniziato a radunarsi attorno al povero Martirio che agli occhi degli altri parlava da solo in maniera visibilmente agitata.  - Sono la tua coscienza e ti parlo per farti apportare dei miglioramenti considerevoli alla tua scialba vita quotidiana - aveva detto la vocina. - Impossibile - rispose prontamente Martirio mentre la folla intorno si era fatta considerevole e qualcuno stava iniziando a prendere scommesse - io non ho mai avuto una coscienza...- - hai perfettamente ragione - disse la vocina in tono canzonatorio - devo essermi sbagliata, me ne vadociao! - e la vocina sparì cos' come era comparsa e non si fece mai più sentire.
Martirio, ritornato improvvisamente alla realtà tutto felice e baldanzoso, quando fece per incamminarsi verso il solito negozio di fumetti dove avrebbe speso tutta la paghetta settimanale da trentacinquenne qual' era, si accorse di avere attorno una folla enorme disposta a cerchio che non gli permetteva di proseguire la strada. - E voi che cacchio volete?! - escalamò con fiero cipiglio e anima vibrante - levatevi di mezzo, non è mica un incontro di lotta clandestina questo! -
- E invece sì! - gridò una voce dalle prime file, voce che apparteneva ad un piccolo e viscido ometto con le mani piene di contanti, evidentemente il bookmaker barra organizzatore dell'evento. - Eh? Che sta succedendo? - La perplessità dipinta sul volto del poverpo Martirio si tramutò in autentico terrore quando, preceduto da delle piccole scosse come di terremoto, si fece largo tra la folla per entrare nel cerchio un uomo enorme, alto almeno tre metri e mezzo e pesante almeno 500 kg. Le braccia erano come trochi d'albero, i polpacci pure. Vestiva dei calzari e un paio di pantaloni corti di cuoio bollito. Il petto era nudo fatta eccezione per uno spallaccio di piastre che copriva anche mezzo pettorale sinistro. L'elmo che indossava era forgiato a guisa di testa di toro con due enormi corna ripiegate verso avanti. In una mano impugnava una spada che Martirio non sarebbe riuscito a sollevare nemmeno se avesse avuto tre braccia; nell'altra teneva una pesantissima mazza ferrata mezza ruggine.
Quando quella montagna umana caricò, nel cuore di Martirio improvvisamente la paura lasciò il posto alla determinazione e il pensiero andò rapido agli ultimi mille fumetti che aveva letto. Il bestione era a meno di un metro da lui adesso, con il braccio della spada sollevato e inclinato all'indietro, a caricare il colpo. Quando iniziò a calare la lama Martirio aspettò che arrivasse a una ventina si centiometri dal suo viso, fermo e impassibile, poi improvvisamente si abbassò e scartò di lato per poi balzare con un piccolo saltello alla spalle del gigante. Questo non ebbe il tempo di estrarre la spada che si era conficcata per metà della lunghezza della lama nel cemento dove un attimo prima si era trovato Martirio, che quest'ultimo lo colpì alla base posteriore del collo con un calcio rotante col tacco rinforzato delle sue scarpe antinfortunistiche. La montagna crollò esanime sulla folla portando con sè nell'Ade una ventina buona di guardoni. Martirio divenne ricco ma per poco perchè spese tutto in fumetti inutili.

domenica 29 dicembre 2013

Microstoria di un pensiero pensato

Il signor Djanni Teloniusmonk pensò così tanto nel corso della sua esistenza che il giorno precedente al suo ultimo giorno di vita aveva completamente esaurito tutti i pensieri. Quell'ultimo giorno fu l'unico giorno in cui il signor Djanni Teloniusmok fu davvero felice.

martedì 24 dicembre 2013

Canto stonato di Natale

Alloccus Scriudraiver era sempre stato, come si suol dire, un uomo di merda; avido fino all'esasperazione e attaccato al denaro in maniera quasi collosa, non elargiva mai nemmeno un singolo penny ai poveri e ai bisognosi e nemmeno ai ricchi.
Era la notte del 24 Dicembre e Alloccus stava chiudendo i conti della giornata nella sede della pizzakebabberia che apparteneva alla sua famiglia da una generazione. All'improvviso ricevette la visita dello zombie del suo ex fattorino, morto l'anno precedente mentre con lo scooter impennava contromano in una via strettissima per tentare di battere il record nazionale di consegna pizze su una ruota.  Egli gli disse - Alloccus, oggi riceverai la vista di tre fantasmi, che ti insegneranno il vero spirito del natale; sta in campana tirchio di merda!- Alloccus, che a vederlo entrare aveva smesso di contare i cents mischiati a gomme da masticare usate che stavano nel cestello delle mance, gli sparò in mezzo agli occhi con lo shotgun che teneva sempre sotto il bancone in caso di apocalisse zombie da film di serie z (tipo WWZ che non ho ancora visto ma un amico mio mio ha detto che è una merda disastrosa). Poi, vedendo che non arrivavano altri cadaveri deambulanti, continuò a contare le putride monetine, finchè effettivamente aluni minuti dopo ricevette la visita del prima fantasma con la faccia di Bill Murray. Alloccus sparò anche a lui e per tutta risposta Billmurray gli disse - sono un fantasma, non uno zombie, testadicazzo! -  Poi il fantasma Billmurray portò Alloccus al Natale del 1925 a rivedere se stesso quando era ancora un pischelletto che aspettava alzato l'arrivo dei doni sotto l'albero. Però il viaggio nel tempo gli aveva provocato un fastidioso problema intestinale, quindi si era cagato addosso ed era svenuto per la sua stessa puzza. Il fantasma Billmurray non se ne era accorto e aveva continuato a ciarlare per tutto il tempo, finchè l'ava riportato al presente redarguendolo di stare attento alla visita del secondo fantasma. Una volta rinvenuto il sign. Scriudraiver si era recato al bagno a cambiarsi e una volta uscito si trovò davanti un fantasma con la faccia di Marco Masini mentre canta la cover dei Metallica "chissenefrega". Ei gli disse - Sono il fantasma del Natale presente e adesso ti porto in un viaggio nel tempo al presente -  - Cazzo dici? - rispose Alloccus - - Non lo so ma sembra interessante, comunque la mia missione è farti capire che sei uno spilorcio di merda e se continui così morirai solo e infelice mentre tutti ti odiano. Guarda come se la passa il tuo povero impiegato Uilliam Scracit, grazie al fatto che non gli hai dato il maxi assegno della gratifica natalizia che si aspettava -  Così il fantasma portò in un viaggio spaziotempo Alloccus fuori della casa di Scracit. La megavilla di trentadue piani era stracolma di ospiti che bevevano champagne e mangiavano aragosta e caviale. Il povero Scracit era depresso in un angolo perchè non era riuscito a costruire la maga piscina sul tetto che aveva progettato di edificare con i soldi della gratifica del sign. Scriudraiver. Ovviamente Scracit era ricco sfondato di famiglia.
Poi il fantasma Marcomasinichecantaimetallica riportò Alloccus nel suo buco all'interno della pizzakebabberia e lo ammonì di stare attento alla visita del terzo fantasma che era notoriamente uno stronzo. E pochi minuti dopo arrivò il terzo fantasma con la faccia di Dolph Lungren nel film degli He-man. Alloccus si alzò allora in piedi sul suo sgabello e iniziò a dire - Signor fantasma finalmente ho capito tutto; ho buttato la mia vita ad inseguire ricchezza e successo nella società, ma queto non mi ha portato da nessuna parte, ma ora in grazie ai suoi due colleghi fantasmi Billmurray e Marcomasinichecantaimetallica sono un uomo nuovo e dedicherò la mia vita alle buone azioni: inizierò subito donando questi due penny alla signora dei piccioni di Mary Poppins! - 
Il fantasma Dolphlungren, senza battere ciglio, gli sparò in testa con la sua calibro 45 stile ispettore Callaghan, al grido di - Con me non attacca, stronzo -  Il secondo fantasma aveva ragione: il terzo fantasma era proprio uno stronzo!

Un felice Natale a tutti! E vedete di passare il tempo gioiosamente con le persone a cui volete bene e non a leggere le cazzate che scrivo io!

domenica 15 dicembre 2013

Filosofia spicciola

Che, per caso c'hai il resto di 100 lire?! Se ti annulli in quanto tale, non sei reale ma parte infinitesimale di un totale ancestrale e ti auto-sussumi come particolare nell'universale.
Non la trovate fantastica 'sta roba? Io no, ma proprio manco po' cazz. Comunque stavamo a dire che siamo sotto le feste ed è un obbligo morale spararsi un po' di films con la famiglia o gli amici la sera. Ma di quelli giusti però; dunque scegliete pure qualche titolo tra i seguenti, e promettete di guardarli fino alla fine senza addormentarvi.

- Mary poppins
- Un natale esplosivo
- Una poltrona per due
- Ricomincio da capo
- S.o.s. fantasmi
- I due trinità
- La trilogia del Padrino
- Alien 1 e 2
- Un film a caso che danno in TV
- Tutti gli Asterix (i cartoni animati,  obviusli)
- Akira
- Qualche classico a caso
- quel cacchioo che volete voi

Passano gli anni ma certe cose continuano a cambiare (panta rei, panta lon, pant ofole)

giovedì 12 dicembre 2013

Rivelazioni dell'ultima ora

L' omino sulla confezione dell' "Omino bianco" è nero.

forse non interessa a nessuno

La battaglia delle lingue sciolte (Parte prima)

L' esercito degli esercenti eresse un eremo per le esequie degli eruditi estinti, poi entrò nell'entroterra del campo di battaglia, nel vivo della schermaglia, per far esercitare gli arceri ad eseguire lanci tanto estesi da estasiare il nemico ed estinguerlo estromettendolo dalla mischia molesta che andava combattendo; corpo a corpo e naso a mento. Così facendo, in men che non si dica il duca (dei commercianti), togliendosi i guanti andò avanti, in testa allo schieramento e, anche controvento, si tolse l'elmo e a piè fermo iniziò un'arringa sull'argomento del cemento (la pietra d'inciampo che decretò l'avvento di questo infausto evento: il combattimento) ma non ebbe manco il tempo di toccarsi il mento che una furiosa freccia fuggì fugacemente,come per fato, dall'arco di un fante impiegato (quindi nemico) infilandosi al principio del collo del pollo che si era denudato il capo nel mezzo di un prato insanguinato durante uno scontro efferato.

continua...

mercoledì 11 dicembre 2013

Stocazzo (lavorativamente parlando)

No, non è come pensate. Lo so; sembra impossibile, ma non riesco a vivere solo di questo blog, quindi mi tocca di lavorare. Porcaputt@+*>ç£$ ci sentiamo a breve.

domenica 24 novembre 2013

Qualcuno ti mostra un'opera che fa così schifo che non sai da dove cominciare

Ci sono cose che non ci si crede eppure ci sono, come ad esempio un folle con degli assurdi favoriti stile 800 che riprende con una telecamera qualsiasi cosa gli passi a tiro anche Banksy e diviene dollarmilionario. Alcuni idioti che si ingozzano di marshmallows, facendo un sacco di visualizzazioni e delle bombolette spray di campbell's. Mah? Se quantifichiamo tutti i risultati in dollaroni e centesimi allora superiamo tutte le aspettative verso il basso perchè se anche loro si sentono felici non capiscono un cazzo di niente e continuano a vivere nella più assurda ignoranza solo per sentirsi accettati. Ma io non lo accetto e lo accetto! Ma io aborro! Ma io capra! Pensate che un bel dì me ne stavo a gironzolare per il centro della città sotto il sole birichino di giugno, in pieno orario lavorativo ma siccome avevo addotto la scusa della febbre ero libero di farmi i cacchiacci miei. Ad un tratto penso che se voglio cenare devo per forza andar a procurarmi qualche vivanda e così ti entro in un ameno supermercatino, di quelli rionali per intenderci. Girovago un po' per le corsie e dopo aver preso un allegro pacco di pasta e un gioioso barattolo di sugo pronto mi dirigo alla cassa. Fila. Penso "va beh dai, almeno ho tempo per pensare di pensare qualcosa" e neanche il tempo di pensarlo che vengo attratto da alcune voci che mi riportano crudamente alla realtà (realtà...). La scena è questa: una signora di mezz'età sta discutendo con cipiglio animato con un'altra signora di mezz'età (in due facevano un'età completa per intenderci). La prima accusava la seconda di aver tentato furbescamente di passarle davanti e la seconda controbatteva che non era assolutamente vero e che piuttosto era lei (la prima) che era passata davanti dicendo di essere già in fila quando invece stava sgarfando avidamente nella scansia dei surgelati. Apro una parentesi: se ci fosse qualcuno intenzionato ad ingaggiarmi per scrivere su una qualche rivista di entità non meno che nazionale, può tranquillamente contattarmi tramite un commento su questo blog, sarò ben lieto di vagliare le proposte ed accettare la più remunerativa. Perchè è chiaro che una penna come la mia, modestamente, non si trova così facilemente in giro (grazie a Dio, potrebbe dire qualcuno, ma non voglio commentare...); non è mica che qui siamo dei pennaioli da strapazzo a due penny la riga eh! Comunque, visto che pensate di essere più bravi voi, finitevela da soli la storiella del supermercato, va!

cazzo non mi caga mai nessuno sempre così va a finire potevo finire di studiare scienze della comunicazione almeno avevo un cazzo di pezzo di carta porca troia devo trovare il modo pi pagare le bollette 'sto mese...

giovedì 21 novembre 2013

Ri-flessioni crono-logiche

Io nei miei pensieri da piccolo: "gli adulti sanno tutto ,gli adulti sono consapevoli, gli adutli sono saggi e sanno quello che fanno"

Io nei miei pensieri oggi, ripensando ai miei pensieri da piccolo: "ah ah ah  ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah"

martedì 19 novembre 2013

Sbornia a gattoni di un astemio accanito

Vi ho mai raccontato di quando me ne stavo beotamente sul divano ad ascoltare un barilotto di rum con bottiglie di vetro a guisa di braccia colpenti che ciarlava a non finire? No. Per forza; è un racconto di Poe e sarebbe un plagio bello e buono da parte mia se me ne appropriassi indebitamente... anche se, in quanto defunto, non penso al signor Poe darebbe il benchè minimo fastidio. Comunque, per tagliar la tesla al topo, oggi vi voglio raccontare di quando un bel giorno, nel mezzo della notte, uscii di casa e scopersi che era pomeriggio presto che si protrasse fino a tarda sera però. Incredibilmente scosso da questi eventi, decisi di andare ad ubriacarmi in un baraccio sito nella città vecchia (divagazione: molti critici hanno definito la mia scrittura "onirica" poichè spesso concilia il sonno). Lì giunto constatai che a parte la banda di Rattingam, un paio di Stark, lo sceriffo di Nottingham, tre puffi, un omino medievale di Lego e qualche ricco mercante di stoffe e spezie che seguiva la Via delle Indie, la tiepida locanda era quasi del tutto deserta, se escludiamo un gatto con gli stivali, il marchese De Carabas, Lino vaso, Ugo-lino che faceva il conte senza l'oste, due Barbapapà, Grampasso in un angolo in attesa degli hobbit,  John & Solfamì e un fumettista che fumava una sigaretta elettronica spenta. Mi attardai in un angolo ad ispezionare la stonza, poi siccome "potrebbe piovere" e "quale gobba?" mi accorsi che c'erano possibili rovesci di malrovesci e mi andai a posizionare ad un tavolino già occupato, con gran perplessità degli astanti. Fu difficile perseguire il mio intento (di ubriacarmi) in quanto astemio, così al quinto Gin che non bevetti, decisi di rinunciare ai miei propositi e ordinai un semplicissimo caffè ristretto gocciato doppio d'orzo e guaranà a chicco spento con tanta schiuma special deca in tazza verticale tiepida impiattata da biscotto al burro enorme girotolato e siccome poi più nulla ebbe senso, non ce l'ha neanche questo e ciao.

domenica 17 novembre 2013

Riflessione delle 21.58

E pensare che c'è gente che alla mia età ha già fatto cose gloriose, o quanto meno degne di nota, per sè o per l'umanità.
Io tengo questo blog.
Uah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah a.




sono un genio

Personaggi inutili ed improbabili ma sempre divertenti (parte quinta e ultima)

E concludiamo in modo indegno questa straordinariamente insulsa carrellata di eccellenze del nulla col cazzo che mi trovate su feisbuc:

9) Pinuccio Panato detto "il Testadicazzo": Il Dott. Panato è stato per moltissimi anni un S.M.I. (supermegaiper) amministratore telegatto di una multinazionale di statuine di tapiri (e telegatti ovviamente) con errori di produzione. A 50 anni suonati però il Testadicazzo ha una tipica crisi adolescenziale; molla tutto e parte per un viaggio accazzodicane, nel senso che prende il primo treno che passa in stazione armato solo del tipico fagotto da immaginario collettivo (sì,  proprio quello legato al bastone che uno si porta appoggiandolo sulla spalla) e qualche carta di credito agganciata ad un conto di circa 60 miliardi di euri. Capirete che con queste pochissime risorse il nostro si trova catapultato in una realtà cruda e a lui sconosciuta. Infatti, da sempre abituato agli agi dell'altassima società Pinuccio Panato si ritrova a compiere un giro del mondo dormendo in miseri alberghetti di lusso con minimo 5 stelle e a procacciarsi il cibo negli squallidi ristoranti segnati al primo posto nelle guide ano-gastronomiche più patinate del globo. Ovviamente il Panato non compie solo un viaggio fisico ma anche spirituale-iniziatico, al termine del quale, dopo due settimane di patimenti e sacrifici, è un uomo cambiato, un uomo che ha compreso finalmente se stesso e l'universo, un uomo con rinnovati valori; il Testadicazzo passerà così il resto della sua vita tra alcool, puttane e macchine di lusso.

10) L' ingener Billi Cancelli: L'ingener Billi Cancelli è un genio: si laurea all'università Muschiatonica col massimo dei voti in nano-ingegneria informatica. A soli 20 anni sviluppa un innovativo programma uguale uguale a Windows che non era ancora stato lanciato sul mercato, e lo chiama Finestre. Il vero problema di Billi, che sarà poi il motivo di una vita vissuta col freno a mano nel culo è la sua incredibile omonimia con Bill Gates e col suo programma di punta. Entrambe geni a tutto tondo, sarà il secondo ad avere la meglio e divenire strafamoso e straricco solo perchè il primo ha un nome italiano che suona molto meno accattivante. Compreso quindi che non ce la farà mai, apre un piccolo ristorantino di hamburger e patatine su una statale deserta, dove fa il miglior pudding di yorkshire al mondo. Peccato che non l'abbia mai assaggiato nessuno perchè la statale non era deserta nel senso che ci passava poca gente o che non c'era nient'altro nel raggio di tot miglia come nei film americani, bensì era deserta proprio perchè non era mai stata finita ed era chiusa totalemnte al traffico. Dopo vent'anni di stenti, Billi decide a malincuore di chiudere e di tornare al suo paese d'origine, ma mentre si reca all'aereoporto per prendere il volo Ronchi-Monfalcone viene rapinato e ucciso per sbaglio dal signor John Garagion.

Bene, abbiamo concluso questo fantastico viaggio stile Quirkquarkquark nel mondo dei personaggi pubici più famoserrimi assolutamente sconosciutissimi al mondo; non mi resta che augurarvi vaffanculo  un'ottima serata (anche se qui è mattina) piena di entusiasmo e risse inutili fuori dei locali pieni di ubriaconi risate in compagnia di perfetti sonosciuti un po' stronzi anche amici e persone a voi care.
Allora io dico: Buonanotte!

domenica 10 novembre 2013

Personaggi inutili ed improbabili ma sempre divertenti (parte quarta)

A volte non si sa se sia meglio una scatoletta di pelati di sottomarca o una testa di cammello. Comunque, ora questo non ci interessa; invece ci interessa proseguire con le storie appassionanti delle 10 persone famose più sconosciute al mondo. Quindi:

7) Robert Pilgrim Jr. Tremblei: IL sign. Robert Pilgrim jr. Tremblei nasce a Otranto, terra di miti e leggende per antonomasia. All'età di soli 3 anni impara a leggere perfettamente l'italiano, inizia quindi a macinare un classico dietro l'altro alimentando una insaziabile sete di cultura classica. A 10 anni si iscrive all'università, ma per errore anzichè a lettere si iscrive a giurisprudenza indirizzo ingegneria meccanica. Appurato l'errore anzichè eseguire repentinamente il cambio di facoltà, decide di portare a compimento ciò che ha iniziato. Purtroppo si rileva una schiappa in tutto ciò che esula dalla letteratura e ci mette molto più del dovuto a finire il corso di studi, ma avendo iniziato prima degli altri diciamo che esce all'età giusta di un qualunque studente un po' fancazzista semiparcheggiato e un po' fuoricorso. Ora inizia il bello: non trovando lavoro come avvocato meccanico, perchè non esiste, il nostro non si scoraggia ma anzi decide di mettersi in gioco nuovamente e si improvvisa controfigura di se stesso in commedie americane ad alto budget ma poco divertenti, con specializzazione nello distruggere portiere di macchine per salvare il partner da disavventure improbabili. A questo punto la sua carriera decolla, facendogli conquistare le prime pagine dei giornali patinati più di nicchia del globo intero ("Lo sticazzi di oggi", "Pane per tutti poco lievitato", "chicomedoveperchèfatticazzituoi", solo per citarne alcuni); purtroppo in alcuni casi dopo il decollo c'è il guasto con coseguente fracasso al suolo. Robert Pilgrim Jr. Tremblei dopo aver impersonato praticamente lo stesso ruolo in circa 365 film, viene etichettato come "caratterista" dal critico cinematografico meno quotato del mondo Perdorio Sgarbato. Nessuno lo ingaggia più e dopo un periodo di depressione annegata in litri di Ubuntu cola decide di passare il resto della sua vita ad ascoltare la musica di band anni '80 che non aveva ancora sentito.

8) Marc Naganagan detto "Gigetto": Marc Naganagan inizia a scrivere e vendere canzoni da sagra all'età di 25 anni. Saturato il mercato prima rionale e poi cittadino decide di lanciare le sue hit su larga scala; propone quindi alcuni suoi brani alla celebre Wornalatafimi. L'allora direttore Marc Ziabedelia decide di produrlo, così in breve il pezzo "ti lascio a suon di liscio" viene suonato in tutte le balere del Uisconsin, Oklaoma, Saltleic siti. La cosa più incredibile è che un giorno, prima di iniziare il concerto alla sagra della polentada taragna il Gigetto ti compra un gratta e vinci e diviene milionario, scappando istantaneamente in qualche paese tropicano al grido di "Fanculo voi e la musica, adesso c'ho le sold e vado a fare la bella vita!" Un vero appassionato.

Vi rimandiamo alla prossima e ultima puntata di quest'appassionante saga che non s'incula nessuno.

mercoledì 6 novembre 2013

Personaggi inutili ed improbabili ma sempre divertenti (parte terza)

So di essere veramente stronzolo. Ma anche in giro c'è certa gente, eh. Ma tornaniamo a piccione a noi: eccovi altre due incredibili storie di personaggi ignoti più famosi al mondo:

5) Nolan "Pennywise" Gatto: Mr. Gatto, italo americano d'adozione, ha avuto fondamentalmente due grandi meriti; ha inventato il soldino nel 1374 e la cioccolata nel 1553. Peccato non sia riuscito a rivendicare la paternità nè su un prodotto nè sull'altro poichè infatti gli sono state indebitamente sottratte; quella del primo da Marctus Soldino, quella del secondo da Aigor Cioccolata, nomi questi divenuti celebri in tutto il globo infatti. Possiamo concludere qui la storia di Nolan "Pennywise" Gatto aggiungendo che è stata la sua troppa bontà, come spesso accade ai migliori, a fregarlo e a farlo divenire famoso ma povero in canna. Ovviamente è stato sempre lui a creare nel 1635 il soldino di cioccolato che tutti noi oggi apprezziamo appeso all'albero di Natale, ma il brevetto gli fu rubato da Sir. Roland Soldinodicioccolato, passato alla storia come suo legittimo inventore.

6) Mr. Ics Tramaurt: Mr. Ics inizia la sua brillante carriera mai decollata di controfigura nei cartoni animati come controfigura del Mr. x dalla pelle viola che noi tutti abbiamo imparato a conoscere ed amare nelle puntate dell'uomo tigre. Purtroppo viene investito dalla stessa auto che ucciderà Naoto Date nell'ultima puntata della prima serie (che la seconda faceva schifo. Aveva pure i disegni puliti...) e decide di ritirarsi a vita pubblica. Da qui inizia ad apparire ogniqualvolta viene chiamato da chicchessia al grido di - metti un tizio x...- oppure  di - a sì, chiama uno x qualunque...- Quindi batte il guinness dei primati come "persona maggiormente ubiqua" nel 19xx ma purtroppo viene colto dopo breve tempo da un attacco acuto di stress lavoro-correlato e decide di cambiare ancora una volta il proprio life style: apre un negozio di aperture e in breve crea un nuovo brand che detta il trend in tutto il quartiere attorno a casa sua. Purtroppo quella che poteva rivelarsi come una svolta decisiva nella sua vita gli viene preclusa perchè decede improvvisamente all'età di centosettantatrè anni, per cause tuttore ignote.

domenica 3 novembre 2013

Personaggi inutili ed improbabili ma sempre divertenti (parte seconda)

Molti mi chiedono se dopo aver raggiunto il successo interplanetario con questo blog mi sia adagiato sugli allori e perciò impigrito, poichè la frequenza (f = 1/T) dei prelibati post è lievemente diminuita. No; La verità purtroppo è più crufa assai. Nonostante la popolarità ai massimi livelli sono ancora squattrinato e mi tocca fare cose inutili durante la giornata, tipo lavorare. Minchia! Ma tornando a noi: continuiamo a narrare le epiche gesta dei personaggi famosi più sconosciuti al mondo.

3) L' esimio dottor Augustus Pinguente Dremel: Augustus è un tipico bimbomichia prodigio; sin di primi anni di vita ascolta musica di merda e si veste da truzzo, riuscendo a conseguire però una laurea in medicina con doppia specializzazione carpiata all'età di soli 42 anni. Poco dopo aver iniziato ad esercitare la professione di commercialista cambia gusti musicali, innamorandosi del suono che fa una zucca vuota, così abbandona la vita civile e va da qualche parte sperduta del globo a raccogliere tutte le zucche che trova con determinate caratteristiche. Tornato a casa apre un laboratorio di decorazione tramite perforazione dell'involucro zucchesco, consistente nel fare molti buchi con un piccolo trapano per farci passare poi la luce (è una storia lunga; vedete di capire così, senza ulteriori spiegazioni) In breve diviene milionario (di lire, tipo 2 milioni) e si monta la testa. È l'inizio della fine del personaggio e dell'uomo: Il 24 Fernando dell'anno Milledinquintana il dottor Augustus Pinguente Dremel entra in bar ed esclama: - Dammi da bere un caffe, pirla di un barista. E vedi  di muoviti che hai davanti una persona di riguardo-. Il barista lo sgrana col crick che tiene sempre dietro il bancone in caso di apocalisse zombie. Augustus non si riprenderà mai più e per il resto della sua vita farà fumetti di successo.

4) Arthur Wilson Pikett III : Arthur Wilson Pikett III, che per comodità chiameremo Arthur Wilson Pikett III è stato ed è tuttora uno dei più grandi esploratori di sempre, del calibro di Amundsen e del capitano Nemo per intenderci. "Ma come è possibile che non l'abbia mai sentito nominare allora?" si starà domandano il lettore attento, "Ma come è possibile che non si studi a scuola?" si starà ancora domandando il lettore attento. Semplice: magari non l'hai sentito perchè quando ti parlano non ascolti ma pensi ai cazzi tuoi e magari a scuola eri assente proprio il giorno che l'hanno fatto o, ancora più facile, non studiavi un cazzo di niente. Comunque resta un tuo problema, caro il mio lettore attento.
Arthur Wilson Pikett III comunque è stato il primo uomo sulla terra ad aver conquistato le terre antartiche sul tabellone del Risiko mentre perdeva in contemporanea una partita a scacchi con un bambino di cinque anni che giocava bendato. A me non sembra prorio cosa da poco, comunque se pensate di saperne più voi...

sabato 26 ottobre 2013

Personaggi inutili ed improbabili ma sempre divertenti (parte prima)

Ed ecco a voi le incredibili storie di dieci dei personaggi pubblici più famosi al mondo tra quelli totalmente sconosciuti (a puntate):

1) Il signor John Garagion: il sign. John Garagion nasce in una piccola cittadina del Chentachi, Miluochi, Tennessì. Per comodità salteremo buona parte della sua vita e racconteremo di quando aveva 84 anni e si trovava al tabacchino per acquisire del prelibato tabacco da pipa. Dunque, gentilmente il sign. John disse:
- Mi dii subito una presa del mio tabacco da pipa preferito, umile impiegatucola presso questo tabacchinaro insulso- Al che con tatto ella nominata tabaccaia rispuose - De', son forse questi li modi di rivolgersi ad una sì giovin e avvenente pulzella? -  - Ma va a dar via el cul - rispuose egli a sua volta sfoderando il suo miglior accento bergamasco, si voltò e uscì sbattendo la porta alquanto arrabbiato. La cosa degna di nota però è che mentre stava per attraversare le strisce pedonali lì di fronte fu arrestato dai carabinieri per una serie di reati incredibili, che non ho voglia di elencarvi, commessi in gioventù, cioè qualche anno prima. Sono passati 70 anni da allora ed il signor John sta per finire di scontare la sua pena e tornare ad essere un uomo libero. Nel frattempo però è diventato un mezzo boss del carcere.

2) Gualtierio Pacioc Mariotto detto "er patata" : Questo straordinario individuo ha lavorato quaranta anni in fabbrica. Il suo sarebbe stato un lavoro di quelli durissimi e faticosissimi che spaccano il fisico e la psiche: portare per nove barra dieci ore al dì dei sacchi pesantissimi di circa due etti pieni di valvole bollenti inutili su e giù per le pericolosissime scale della fonderia di pvc. Sarebbe stato, modo condizionando,  poichè l'incredibile peculiarità della storia di questo individuo si rivela nel fatto che esso non ha mai realmente fatto una sola ora di lavoro in vita sua, in quanto è riuscito ad imboscarsi ogni giorni per quarant'anni di fila, con abili scuse ed escamotaggi. Peccato che il giorno prima della pensione, mentra stava per fare il gesto dell'ombrello a colleghi e capi per essere riuscito a buggerarli per tutto quel tempo, sia scivolato e si sia fuso nella colata di pvc a 3000000000esticazzi di gradi C.

Si rivediamo nella prosima puntata...

 

Agenzia pubblicitaria Gigamega

Cosa accadrebbe se fossi a capo dell' A.M.P.L.P.ES.R.EI. (agenzia mondiale per la pubblicità e spot radiotelevisivi e internet anche)?! Molto semplice; succederebbe questo:

- Spot n.1: una serie di immagini di vita moderna frenetica passate in sequenza velocissima. La solita voce maschile fuoricampo molto calda ma anche molto decisa che dice "Il mondo corre veloce? Corri velocemente affanculo anche tu!"

- Spot n.2: Pensi di stare perdere i capelli? Da Oggi nuovo Cape-llon in pastposte (pastiglie rettali praticamente) e sarai sicuro di perderli tutti. Postilla: così almeno non rompi più i coglioni e ti compri un bel cappello!

- Spot n.3: Nuova Nauisodsò; l'auto del nuvo millennio, con Airbag di serie e lettore mp3 incorporato, fatta totalmente a cazzo di cane (ogni pezzo ha una forma unica e diversa dalle altre, per farti sentire sempre stronzo unico)

- Spot n. 4: Mille diete e non riesci a perdere peso?! Ma vaffanculo; mangia allora che tanto non cambia un cazzo ma almeno hai la pancia piena e sei più felice!

- Spot n. 5: Solo il tuo orologio ti può dire chi sei realmente... e tu gli credi?! Pezzo di stronzo!

- Spot n. 6: È arrivata la nuova raccolti punti DeCàgarse; raccatta tutti i bollini che trovi negli stronzi di cane lasciti per strada, incollali su una tessera qualsiasi e spediscili in busta chiusa ad un indirizzo a casaccio. I più fortunati saranno arrestati dalla quiete per disturbo della pubblica polizia! Incredibile! Partecipa subito! Me cojons!

- Spot n. 7 : La vita è una continua competizione e per vincere nelle sfide di tutti i giorni devi essere sempre in forma, sempre al top, sempre il n.1... ma tanto non ce la fai, vatti a mangiare un panino di mortazza di pollo piuttosto, và, che è meglio.

In fondo immagino che sia proprio per questo che non mi faranno mai capo dell' A.M.P.L.P.ES.R.EI.


sabato 19 ottobre 2013

Sonata della moneta sonante

Ora basta! (immaginatevi uno che sbatte un pugno sul tavolo); è ora di finirla con i nomi stupidi per chiamare le monete correnti! Euro, che minchia di nome è? Siamo in Europa ok, ma chiamare la valuta con l'abbreviazione del nome del continente in cui ha validità mi pare davvero una cazzata enorme, di quelle che neanche se fosse venuta giocando a Risiko sarebbe giustificata. Sentite come suona freddo e impersonale, poi ti credo che la gente si ammazza per i soldi, con il nome che hanno, uno va fuori di testa dopo tot volte che si sente pronunciare "sono 10 euro" oppure "ha il resto di 50 euro?". È purtroppo normale che ci sia il tentativo da parte di alcuni di impossessarsi di tutti gli euro del mondo per estrometterli dal mercato globale e non sentire più pronunciare un nome così assurdo (nome assurdo per dei soldi, sia ben chiaro al lettore di nome Euro questo concetto); purtroppo non è una sola persona che tenta di fare questo, ma sono in molti ad essere impazziti; è così nascono le guerre. Infatti quando c'era la lira e nei paesi dove non è in vigore l'euro c'è pace ed armonia; è risaputo. Comunque non è che in America hanno l' ameri (del tipo questa auto costa solo 10.000 ameri) o in Asia hanno l'as (Due piatti di spaghetti... fanno 5 as, grazie), o in Africa hanno l'afr (che mi cambierebbe 20 afr con 4 banconote da 5? Grazie). E in Australia non hanno mica l'austral (oggi carne di canguro a 30 austraul al kg., a signò). Ed ecco la mia controproposta: da oggi chiamiamolo "Soldino". Immaginate un mondo 'Europa dove la moneta corrente si chiamasse soldino; sarebbe tutto più armosioso, più dolce, più giusto in qualche modo...

- Fanno 50 soldini a botta; 100 di dietro -

- Ecco, ti do 20.000 soldini in contanti; me li torni tra 2 mesi al 300% di interesse + un altro 100% di interesse giornaliero per il ritardo -

-  Il governo ha speso 80 miliardi di soldini per la ricerca bellica e la produzione di nuovi tipi di armi di distruzione di massa.

- Dammi tutti i soldini che hai o ti sparo; guarda che non sto scherzando! -

- Mi gioco 50.000 soldini sul rosso! -

-  Oh, no! Ho perso tutti i soldini; sono rovinato! -

Vedete, come cambierebbero per il meglio le cose? Basta poco; UPCMMT!


martedì 15 ottobre 2013

Stronzata evuord 2013 winnersss

Occhei, ve l' avete voluta voi: qui c'erano tutti gli avvisi del caso, ma VOI gli avete travistati e non m' avete avvisato avvistando vistose avvisaglie di visi a guisa di vasi, quindi vi beccate ciò che segue, così imparate a non partecipare al superconcorsone do'cazz:

Stronzata I (mia): Un signore cammina per strada, all'improvviso decide di attraversare ma non sulle striscie per provare un brivido come non ha mai provato in vita sua. Inizia a passare, ma quando arriva a metà viene preso da un brivido, gli viene l'influenza, si accascia per terra febbricitante e viene arrotato da un Ape. Non c'è speranza per l'Ape che viene tosto rottamata.

Stronzata II (mia): Un Ape arrota un febbricitante brivisoso steso nel mezzo di una strada non sulle strisce pedonali e viene tosto rottamata.

Stronzata III (mia):  Ho in mente un film grandioso in cui Matt Demone (quello che ha fatto "Barn aidentiti" per capirci) combatterà contro Matt Angelo (quello che ha fatto "Barn supremasi" per intenderci) in una battaglia senza tempo (la durata del film sarà a discrezione del proiezionista elettronico)

Stronzata ??? (mia): non sono in grado di proseguire con i numeri romani dopo il 3 (tre), quindi Adiè (come diciamo noi francesi di B.go S.Sergio)


mercoledì 9 ottobre 2013

Un raccontino Hollivudiano brutto

Zebra Zebrinsky se ne stava timidamente accoquacciato all'angolo della strada su cui si fingeva barbone da tre giorni. Stava accingendosi a consumare il frugale pasto che era riuscito a rimediare quel girono (un tozzo di pane ammuffito) quando all'improvviso vide sbucare Mr. Bimbinoul da dietro l'angolo, tutto elegante con il suo codazzo di leccapiedi in giacca e cravatta. Una vecchia scende dal taxi li di fronte, famigliole che vanno a mangiare da Mcdonald nella subway, una mignotta tira su un facoltoso cliente,  Mr. Bimbinoul si avvicina, ora è circa a 20 metri e procede in direzione di Zebra ;ovviamente non lo riconosce. Si avvicina, Zebra si alza col fare di chi sta per chiedere l'elemonisa ai ricchi passanti; sta curvo in avanti con il viso che guarda a terra. Bimbinoul continua ad avanzare, parla con i suoi lecchini che sono tutto un assentire, tutto un sorriso, tutto un " e voulez vous e parlez vous" (citazione pseudo-intellottualoide del cazzo), qualcosa si muove sotto il vestito lurido di Zebra. Allunga la mano come per chiedere un soldino quando mr. Bimbinoul passa lì davanti, e lo guarda negli occhi. È il caos. Ma per farla breve diremo solo che Zebra estrae un M-60 da sotto la camicia tagliuzzata e stermina tutta la cricca di luridi bastardi crivellandoli di colpi, facendo saltare collateralmente in aria anche una decina di auto e qualche palazzo di 32 piani. Il nostro eroe ha trionfato ancora una volta e la nazione ed il globo sono salvi. E sticazzi.

lunedì 7 ottobre 2013

Attenzione, superconcorsone!!!

Questa è semiseria, cazzolinirlina! Lo staff di Ideeedeliri (cioè io) è lieto di presentare il primo super-mega-iper concorsone dal titolo "Stronzata evuord". In cosa consite? Semplice (ma non troppo): voi scrivete qualsiasi cosa, basta non sia seria, la mettete come commento a questo post e poi la giuria tecnica del blog (cioè io) le valuterà e deciderà a propria discrezione quali perle pubblicare ufficialmente in un prossimo post dal titolo "Stronzata evuord 2013 winnersss" in ordine di classifica stronzatologica. Potete scrivere anche più di una cazzate, se non avete di meglio da fare. La cosa davvero bella in tutto questo, è che nessuno vince un cazzo di niente a parte l'inutile pubblicazione, quindi zero competizione e tutti moderatamente felici. Lo so, lo so; è un idea geniale, grazie... anche se a dire il vero il merito dell'idea andrebbe tutto al nostro creativo (cioè io) che l' ha partorita proprio questa mattina sul cesso (assieme ad altro) con l'obiettivo di creare interazione per voi, affezionatissimo pubblico che sempre ci seguite, ma siete timidi per partecipare. Se poi non ve ne frega un cazzo, allora andate a guardarvi i films con gli effetti speciali che vi piaccino tanto, và; qui solo realtà (oddio... realtà sarebbe altro magari, però...)
Ultima cosa: termine ultimo per postare le vostre cazzate: domenica 13 ottobre. Se non scrive nessuno, pubblco le mie, siete avvertiiiiiiiiaaaaaaARRRRGGGGGHHHHHH!!!!!! I FOTTUTISSIMI POMODORI ASSASSINI SONO TORNATIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

domenica 6 ottobre 2013

Chualche considerazione (ovviamente inutile)

considerazione numero A: ma secondo voi, non si stava meglio col caro dos 5.0? No, perchè secondo me sotto sotto sì.

considerazione numero : Il pane. Pane cuore della tavola, dicevano. Chi non ha pane ha denti, dicevano. Pane, alimento panificato per eccellenza, quasi meglio delle gallette. Ora io dico: buonanotte il maggior pregio del pane è che può essere mangiato da solo, con le cose salate e con le cose dolci; è una specie di paspartù coulinario, diciamo.... e allora perchè cazzo fare del pane con delle cose strane dentro che lo rendono prettamente edibile con una sola tipologia papillifera. Fatevi voi un cazzo di panino con la nuasella usando il pane alle olive o alla cipolla; poi mi dite.

considerazione numero bis: A me il fumetto di Asterix piace un frego da sempre.

considerazione subito dopo: io comprerei qualcosa fatto da me, ma probabilmente lo farei solo per darmi dei soldi perchè so che mi servono. Facciamo che mi do dei soldi e basta. Poi però me li rendo un domani.

cosiderazione personale: sono un idota. Ma almeno lo so.


venerdì 4 ottobre 2013

Tendende diversamente tendenti

Buongiorno! Io non seguo la moda; la creo. Quest'evening devo presenziare ad un importantissimo event mondano, di quelli per la gente più inn, chic, vip, ecc. Dovrò indossare un suit di quelli che colpiscono l'occhio e lanciano la tendenza per le prossime 4 stagioni, per non venir meno alle aspettative dei miei follower. Opterò per un classico ma sempre elegante Pigjama&cravatta.

domenica 29 settembre 2013

Sull'imbecillità di scrivere cose intelligenti (una spedizione molto organizzata)

- Tuo padre sembra molto felice con Petula.
- Petula? Ma che cazzo di nome è?!
- Buh? E che cazzo ne so? Mica glielo ho dato io. E poi è tuo padre che ci sta assieme.
- E che cazzo me frega a me?! Piuttosto parliamo di cose serie; a che punto sono i preparativi per la spedizione?
- Il rompighiaccio Espirdgrisp è ancorato al porto di Boston. Sono già state caricate tutte le vettovaglie e l'attrezzatura, sia quella dell'università Muschiatonica, sia la delicatissima apparecchiatura dei professori Sgrindf e Bwaif per i rilevamenti ultra-meta-qualcosa. L'equipaggio è composto in tutto da trenta persone tra l'equipe scientifica e i marinai comandati del capitano Aschilofe. Abbiamo cibo per 18 mesi tra carne secca, legumi e altri generi a lunga conservazione, mentre la frutta e la verdura dovrebbe bastare per un paio di mesi; ce ne procureremo altra  fresca durante il viaggio. Abbiamo caricato armi e munizioni in abbonzanza; potremmo incappare in qulache schermaglia con gli indigeni o gli indiani ed è meglio essere preparati, nel caso non andasse a buon fine il tentativo di corromperli con perline e specchietti. La nave è stata dotata di due lance da ricognizione, ciascuna dotata di apparecchiatura radar-sonar, scandaglio, sperone rompighiaccio, armi per 5 persone e cibo sufficiente per un mese, per qualsiasi evenienza. Direi con fierezza che abbiamo impiegato proficuamete tutto il capitale a nostra disposizione, fino all'ultimo centesimo per questa spedizione navale.
- Molto bene. Avrei solo una piccolissima obiezione da sollevare, esimio Prof. Gargiulo.
- Dichi, dichi, stimatiss.mo Prof. Dicocco.
- Lei lo sa che ho impegnato personalmente, per finanziare questa spedizione, praticamente tutti i miei possedimenti? E che l'università Muschiatonica si è a sua volta esposta in maniera non irrilevante?
- Sì, certo... perchè?
- Perchè dovevamo partire in aereo.    

sabato 28 settembre 2013

Alcune cose a cacchio di cane

Lo so che ci sono molti blog seri e ben scritti, più seguiti di questo; blog che parlano di cinema, di fumetto, di tv, di attualità, ecc. scritti da gente studiata che sa usare bene anche il gerundio. Ma a me che cazzo me ne frega a me?! Io scrivo stronzate. E usando anche io i tenmpi verbali giusti, se voglio! Quindi ora un paio di cose assolutamente a caso! Se non vi piace, andate pure a leggervi i blogs dei professoroni! Fanculo!

- Come va con l'ebook di merda? (questa è una citazione dotta)
- Bene grazie. L'ho quasi finito.

Vita quotidiana offre molti mirabili spunti per la scrittura di cazzate e robe assurde. Ad esempio ieri è atterrato un UFO in mezzo alla strada, vicino a dove lavoro io. Sono scesi due marziani (proprio quelli classici, verdi con la testa a triangolo), sono entrati nel bar all'angolo e hanno ordinato due caffè macchiati. Il barista, forse preso da un istante di perplessità ha sbagliato e gli ha servito due caffè espressi. Uno di loro, visibilmente accigliato (anche se non possedeva sopracciglia) ha estratto una specie di pistola futuristica dal cinturone extraterrestre di Roberto Cavalli e ha sparato un raggio miniaturizzante che ha ridotto il barista ad un'altezza di 35 mm (e il resto in proporzione). Incredibile no?! E pure è successo davvero!

Qualcuno mi chiama idiota. Gli altri peggio.

mercoledì 25 settembre 2013

Cose che mi lasciano perplesso

A parte il mio firlesso (o riflesso che dir si voglia) nello specchio, ci sono diverse cose che in vita mia mi è capitato di osservare, con rigore scientifico direi, di cui non riesco ancora bene a capacitarmi:
- Una volta un ragazzo giovanissimo, dopo 80 anni era vecchissimo (ma era sempre la stessa persona, di questo son sicuro!!!)
- Ho fatto un calcolo e con tutta la colla vinilica usata dal Muciaccia, si spende di meno a comprarsi in negozio gli oggetti che esso suggerisce di farsi in casa.
- In tv c'è gente veramente inutile (per non dire dannosa)! E continuano a starci!! E continuiamo a guardarli!!! 
- Nuiciof sel de dens!
- L'invisibile non si vede ma se è una porta e uno ci va contro si fa male. l'ho visto. Stessa cosa con un palo per strada, anche se si vedeva.
- Una buona squadra di calcio non è necessariamente buona come squadra di basket.
- Mai dire "mai dire". E se dite "mai dire mai" è un paradosso. Inoltre l'uovo e la gallina sono la stessa cosa in due diversi stadi, quindi sono necessariamente nati è nato prima l'uovo!
- In realtà twitter è facebook, solo che la gente fa finta di non accorgersene.
- I cani non esistono; sono degli esoscheletri manovrati da dei gatti al loro interno; sono sospesi in un liquido tipo quello di Mazinga Z di Go Nagai (mi sembra).
- E ora la cosa che più non capisco: devo tornare a lavorare (ma a che serve?!)

lunedì 23 settembre 2013

Pubblicità Gresso

Messaggio promozionale:

NON FARTI VENIRE L'AGITO!!!

Il soldato (di cacio)

No, non sono sparito. Mi ero appisolato ( e non ditelo agli altri sei nani, che dopo bisogna coniare neologismi tipo "ammammolarsi o accucciolarsi). Segue racconto. STOP.

Gionni Pep era stato addestrato sin dalla sua nascita a combattere e annientare il nemico nei più letali ed efficaci modi. Pistola, corpo a corpo, machete, coltellaccio, bastone spuntato, frutta fresca... non aveva importanza; lui era in grado di battersi con qualunque arma e di vincere contro qualunque nemico. Aveva partecipato a diverse missioni di pace, al Viet-fottuto-nam, alla guerra civile americana, alla battaglia di Waterloo, alla guerra dei cento anni. Solo per citarne alcune. Era alto quasi 193 cm, le spalle più larghe di un armadio a 3 ante, i muscoli guizzanti sembravano essere stati scolpiti da un maestro di motosega, tanta era la loro perfetta potenza.
Gionni Pep quella mattina si vestì, impeccabile nella sua mimetica e armato di tutto punto, si avviò verso la soglia di casa per uscire ma mentre stava turnicando la miniglia scoppiò in un pianto a dirotto, gli occhi rossi e gonfi di lascrime, trattenute per troppo tempo con l'assurda convinzione che sarebbe riuscito a respingerle come le altre due volte che in vita sua stavano per sgorgare (a 1 e 3 anni). Pianse per una buona mezz'ora, per l'angoscia della situazione che stava per affrontare, situazione a cui tutte le battaglie passate non l'avevano preparato. Per la prima volta in vita sua il soldato scelto (da chi non si sa) Gionni Pep ebbe paura. Alla fine però si fece forza, uscì di casa, e si avviò verso l'agenzia interinale. 

giovedì 12 settembre 2013

Fumare fa davvero male? E perchè?!?

Il signor Gianni Pinottus gettò giacca e cappotto sulla sedia d' angolo dello studio e si lasciò cadere pigramente sul morbido divano in pelle "Murray", come faceva ogni sera dopo essere rincasato dal lavoro. Prese il giornale dal tavolinetto alla sua sinistra e iniziò svogliatamente a scorrere i titoli della giornata con lo sguardo, mentre con conosciuto automatismo prendeva uno dei prelibatissimi sigari "Alfindo" dal mobiletto settecentesco alla sua destra; se lo portò alla bocca e lo accese, senza distogliere lo sguardo dal quotidiano... peccato che quello che accese non fosse un vero sigaro ma un candelotto di dinamite dimenticato lì per sbaglio da sua moglie. Il signor Pinottus se ne accorse nel momento in cui esplose fragorosamente, assieme alla sua favolosa villa stile libertydocazz.


- Dottor Bagigio mi dica; è grave?
- Mah, non saprei; secondo lei?
- Ma come secondo me?!... È lei il medico!
- Ah davvero? Cioè sì, ma volevo conoscere anche la sua opinione. Sa, io non sono di quelli che considerano solo la malattia; io considero anche il malato.
- Allora è vero?! Sono malato?!
- E chi le avrebbe messo in testa questa sciocchezza?
- Lei.
- Io? E quando?
- Adesso; ha detto che non considera solo la malattia ma anche il malato, e che per questo voleva la mia opinione... quindi è come dire che sono malato.
- Se non fosse malato cosa ci farebbe qui? Questo è il mio studio e io sono un dottore.
- Inizio a dubitarne.
- Perchè?
- Perchè lei fuma. I veri dottori non fumano perchè sanno che fa male; c'è scritto anche sui pacchetti che "il tuo medico e il tuo farmacista possiono aiutarti a smettere di fumare"
- Quindi secondo lei non dovrebbero fumare neache i farmacisti?
- Esatto. Quindi o lei non è un vero dottore, oppure....
- Oppure cosa?
- Oppure l'unica spiegazione plausibile è che lei abbia un cognato tabaccaio.
- Esatto; mio cognato fa il tabaccaio.
- Perbacco! Le porgo le mie scusa allora. Lei è proprio un vero dottore!
- Eh! Come no! Guardi qui la mia laurea; c'è scritto "Pistacchius Bagigio, dottore in economia. Voto: 75 cum laude" 


Il giovane 84enne denominato dai genitori Martinico Semperjovane andò in crisi da astinenza di tabacco (poichè era abituato a fumarsi 7 pacchetti al giorno di nazionali senza filtro da quando aveva 2 anni) e siccome si trovava nel cuore della jungla decise di fumarsi una banana con tutta la buccia. La scimmia lo vide e lo uccise senza pietà.

Mi sa che non sto poi tanto bene... forse adesso è meglio che vada ad intagliare un ciocco di Avornio a forma di Mauro Corona

martedì 3 settembre 2013

Una comunicazione controproducente

So benissimo che  con la seguente dichiarazione mi giocherò il 50% di chi mi segue (sì, resterai solo tu mio caro) ma mi esce dal cuore (o da altro che sempre per "C" inizia?!): a me il calcio ha sempre fatto schifo! Ecco; mi pareva doveroso che doveste  saperlo. Adesso vado, che devo fare l'abbonamento alla curva mettere su l' h2o per la pastasciutta (che poi se è pasta asciutta perchè si cucina in acqua?! Buh?!)
Gudbai.

lunedì 2 settembre 2013

Siamo ritornandi (che non è nè una parolaccia, nè una malattia bensì un mix tra un participio passato e un gerundio)

E riecco finalmente a voi di ritorno dalle vacanze estizie la crew di questo bel blog al gran completo! Partendo da sinistra e proseguendo in senso orario: Io. Fine. Ma siccome riesco a sparare la stessa quantità di minchiate di un'intera equipe del tg serale non lamentatevi, che potrebbe andare peggio; potrebbe piovere! Quale gobba? Se-da-ta-vo!?! Noionon - mi - arrabbierò! D'altronde oggi è pure sempre Satorgi, giorno festivo per eccellenza, in cui anche il buon vecchio BilboBaggins (tutto attaccato) decise di festeggiare il suo ultimo complemese. Se pensate che dopo un periodo di stacco questo fantastico blog non avrà più lo stesso mordente di prima avete perfettamente ragione vi sbagliate di grosso; infatti l'unico motivo per cui me ne sono andato a zonzo per i sette mari è stato per raccogliere materiale fresco fresco per allietare voi (il mio pubblico) con nuovissimi racconti (appluasi), gags (applausi), fumetti (non è vero, non ho mai tempo; applausi), ecc.. ecc...ecciù (salute). ed è così che pian piano andremo a sviscerare le (dis)avventure della Compagnia del Maggiociondolo, conosceremo le bizzarre personalità che frequantano l'osteria del Baffo, capiremo che Tesla non era nessuno in confronto alla Grande Vecchia Elettrica, vedremo l'altra faccia del tristo mietitore di legno, rabbrividiremo con le storie degli avidi notai fantasma dei quadri nella "casa dalla luce biancastra". Oppure nulla di tutto questo ma altre cose comunque abbastanza prive di senso per la gente che sa (o che pensa di sapere) e per la gente che non sa (o che pensa di pensare di non sapere).
Comunque dicevamo, per concludere, ciao!  

martedì 13 agosto 2013

Post prefestavico

Ed ecco l'ultimo attesissimo post prima delle tanto temute vacanze estiviche (l'ultimo grido tra i vips in fatto di ferie, dopo le famose vacanze pasquizie). No, scherzavo; non c'ho voglia di scrivere una minchia. Ci sentiamo a settembre va, cheè meglio (come diceva uno dei "los pituffos").
Fanculo a tutti con gioia buone vacanze a tutti (in realtà a me; degli altri chemmefrega?!)

p.s. RIMETTA A POSTA LA CANDELA! (che ci sta sempre)

Qui è tutto elettrico!

Con indomita fierezza i  prodi protagonisti di questa italica storia si erano da poco lasciati alle vigorose spalle l'infuocato panorama di Panzan City, diretti alla volta del montano e frescoso paese denomitato Stoffermo, poco distante dalla capitale mondiale delle bici a orologeria, Ovoviviparo Town. L' intenzione dei nostri era quella di approntare la gloriosa base operativa, centro nevralgico della delicata missione che li attendeva, nella casa più isolata del posto, conformemente inerpicata sul cucuzzolo estremo del suddetto paesino. La proprietaria di questa amena casetta era una dolce, amabile e riservata vecchietta, contattata preventivamente dal M4nu, l'addetto alle telecomunicazioni del gruppo, che aveva addotto la sempre funzionale scusa della famigliola in fuga dalla calura estiva verso più vigorosamente rinfrescanti pascoli; tutto era andato liscio come l'olio (di balena del deserto).
Così ora le due automobili gemelle, due T-bird rosso fuoco del '57, mordevano avidamente il bollente asfalto autostradale mentre all'interno i nostri ripassavano con impenetrabile rigore le fasi della missione per cui si erano così a lungo preparati...
- M4nu, ferma un po' che beviamo caffè, va'! - esclamò all'improvviso Ottlallà, l'esperta di travestimenti.
- Ma... siamo in mezzo all'autostrada, forse è meglio arrivare all' Autogrill e berlo lì-
- Sì dai, beviamo un caffettucci - disse timidamente ma con voce ferma  Marmryx, la stratega ed esperta di tatticche della squadra, facendo capolino dal sedile posteriore - abbiamo tutti bisogno di caffeina extra per affrontare quello che ci aspetta... e poi è così buono... -
- Ma... abbiamo bevuto una moka da 17 a testa non più di 10 minuti fa...- azzardò quasi sottovoce il M4nu, sfumando le ultime parole in un sussurro quasi impercettibile e attendendo l'inevitabile risposta che già conosceva in cuor suo. Infatti all' unisono le due, coadiuvate anche da Ajeje, esperto di informatica e armi bianche improbabili, e da Cristoforo Piccione, maestro scassinatore e esperto di eslposivi, esclamarono con tono vivo e vibrante - E ALLORA NON CI ASCOLTI! -
A quelle parole la T-bird guidata da M4nu fece improvvisamente un testacoda al termine del quale si parcheggiò perfettamente al margine della carreggiata; la seconda auto fece lo stesso e si fermò a pochi cm (o mm) di distanza, le portiere si aprirono e il resto del gruppo scese dal veicolo e raggiunse gli altri che stavano già approntando la Mokamobile.
-Cazzo fate?... ah caffè; ottima idea, appoggio! - Era Fra' Ndriu, il finto frate, esperto in "distrazione del nemico tramite supercazzola", dietro di lui c'erano Carmelide, la spia, Heisenberg, il chimico musciale e Scura, letale coi coltelli.
Dopo aver placidamente sorseggiato il loro caffè seduti sugli sgabelli Ikea da campeggio, al margine della A4, i nostri ripartirono gagliardi, tirando dritto fino alla ridente località di Amaromario, località molto vicina alla loro meta finale, dove fecero sosta gelato e avvisarono telefonicamente la signora della casa che erano quasi giunti sul posto. chiamò Ottlallà. - Pronto, signora? Sì, siamo noi -
- Noi chi? -
- Quelli di Panzan City; ci siamo sentiti ieri al telefono, ricorda? -
- No, chi?! -
- Ha parlato con una persona di nome M4nu.-
- Chi?-
- Insomma siamo quelli che devono pagare per dormire a casa sua!-
- Ah, sì! Certo, venite, venite pure; io qui vi aspetto! -
- Sì, sì, ma mi raccomando: siamo in nove, il posto c'è, vero? Come si era detto ieri?-
- Sì sì, venite su che parliamo di persona poi.-
- Vabbeh, a dopo all...- CLICK
Ottlallà guardò a turno i suoi compagni, che attendevano con sguardo interrogativo, dopodichè se ne uscì con un "Bah?!?" e il gruppetto ripartì alla volta ormai prossima di Stoffermo.
Dopo circa un quarto d'ora le due t-bird arrivarono alle pendici di una salita del 90% di pendenza, e iniziarono ad inerpicarvisi su per circa 40 km di curve tra stradine sterrate e stie di polli all'aperto, finchè giunsero in un parcheggio (pieno) e vi si fermarono in seconda fila. - Dovrebbe essere da queste parti - disse M4nu  - Sì, ma dove di preciso? qui sembrano tutte le case uguali; se non la troviamo presto ti legno, sappilo! - ribadì Marmryx - Ma no; sono sicuro che è da queste parti, devo solo... - Fu interrotto da una voce bassa e cavernosa - Da questa parte; da questa parte! -  Era una bassa vecchietta coi capelli corti e il tipico vestito da paese di montagna di poche anime (tipo zumpa-zumpa, ma non proprio), che si stava sbracciando per attirare l'attenzione dei nostri, i quali, una volta vistala, le si incamminarono incontro.
- Buongiorno signora, eccoci. Siamo quelli della casa.-
- Sì, ma quanti siete? -
- In nove, come detto al telefono -
- Ah, ma la casa è per quattro -
- Mah...mah... noi le abbiamo detto che eravamo in nove... -
-Ah; ma io pensavo che foste in quattro o al massimo in quattro. Comunque vi mostro la casa, venite -
- Vabbeh... andiamo a vede...-
E il gruppetto si incamminò verso la catapecchia scalcinata casa arroccata, la vecchia in testa. Ad osservarla bene si poteva notare una camminata un po' claudicante anche se la cosa veniva dissimulata. Dentro, la casa non sembrava un granchè ma era ababstanza grande per approntare tutti i posti letto necassari e tutta l'attrezzatura spermegaiper tecnologica e ingombrante per la missione. Mentre gli altri esploravano le stanze e gli anfratti per farsi un piano mentale sull'organizzazione della base operativa, Marmryx prese la parola e iniziò la contrattazione. - Va bene, quanto vuole? -
- Guardi - iniziò la vecchia con un tono ancor più basso di prima, che ogni tanto sfociava in qualche suono gutturale. - Non posso assolutamente chiedere meno di 20 soldi a testa. Sa, per le spese. -
- Ah - disse Marmryx, leggermente basita - noi pensavamo di pagare un prezzo fisso per la casa, non a persona.-
- Sì, vede - rincalzò la vecchia - però qui è tutto elettrico e le spese poi camminano. Per questo non posso fare meno di 20 soldi a testa. C'è l'acqua, la luce, il gas... qui è tutto elettrico...-
-  Sì, ma... guardi lui ad esempio, consuma meno - e additò Piccione, che per cause anagrafiche era alto ancora quasi come un soldo di cacio (o un seme di mela). Le pupille della vecchia stavano pian piano divergendo, conferendo al suo viso un aria leggermente inquietante. - Sì. Ma sono 20 soldi a testa, capisce; qui è tutto elettrico. Per questo non posso farvi assolutamente meno di 18 soldi a testa. - La voce adesso era divenuta parecchio cavernosa.
- Senta - intervenne Ottlallà che aveva sentito la conversazione - facciamo che allora noi andiamo prima a vedere un altro posto di cui abbiamo il nominativo, vediamo che prezzo ci fa e poi ne riparliamo - A quelle parole il viso della signora vecchia si trasfigurò completamente e la voce che ne uscì sembrava un rantolo, più animalesco che umano. - No vede, proprio al massimo meno di quindici soldi  a testa non posso chiedere... le spese... qui è tutto elettrico...qui è tutto elettrico...QUI È TUTTO ELETTRICO... - All'improvviso la vecchia iniziò a levitare per la stanza, le porte e le finestre si chiusero di colpo e tutto il perimetro della casa fu attraversato da una forte corrente elettrica, come il corpo della megera.
- Presto, in formazione! - Gridò Marmryx. - È lei; è lei che dobbiamo fermare, siamo finiti dritti nella tana del leone, nella fossa del lupo; quella roba lì, insomma! - La vecchia intanto continuava a farneticare sensa sosta, svolazzando in giro per la casa - Qui è tutto elettrico; qui è tutto elettrico; qui è tutto elettrico...- La situazione era disperata: chi di qui, chi di la, erano tutti rimasti intrappolati in gabbie di corrente elettrica generate dalle scariche che correvano intorno alla casa e che irradiavano dal corpo della vecchia. - Qui è tutto elettrico; qui è tutto elettrico... -  Gli unici rimasti abbastanza liberi erano Ajeje e M4nu che si trovavano anche abbastanza vicini alla svolazzante vegliarda. All'improvviso il genio: fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione (come disse il Necchi). Ajeje gridò - M4nu, dammi un'ascia! - A quelle parole M4nu, che portava sempre con sè nel piccolo tascapane una o due asce bipenni, prese quella col manico col nastro isolante e la lanciò tosto ad Ajeje. - Ajeje l'afferrò e senza batter ciglio e con un colpo secco e ben assestato troncò ogni questione con la vecchiaccia che ricaddero sul pavimento lasciando incompiuta la frase "qui è tutto elettr...". L'elettricità residua si disperse, porte e finistre si sbloccarono; i nostri eroi erano liberi e trionfanti. 
M4nu dal nulla esclamò -Adesso non è più tutto elettrico; chissà se costa meno? - 
Marmryx, nel dubbio, diede fuoco al villaggio e i nostri andarono a rifocillarsi dall'impavido oste noto come Dadino, da cui era consuetudine giuocare a dadi dopo i pasti.tutto è bene ciò che finisce, quindi...

FINE


mercoledì 7 agosto 2013

E con questo?! Un post Dinformazione

Discleimer: Post ad alto contenuto di stronzate assurde prive di qualsivoglia logica (a parte la mia). siete avvisati (e se foste un isolotto in mezzo al mare a cui stesse per approdare un veliero sareste avvistati)

- Wolframio? Ne ho sempre una piccola scorta con me; è il nmr uno!
- Mi sembra di camminare in una Walle wrde (e ho appena pestato una merda marrone)
- È lo stesso peso della lama che inferisce il taglio; NON LA MIA MANO!!! (fette perfette, fette perfette)
- Tappo due e cago per terra
- Ci vorrebbe un personaggio con il fisico di Ken il guerriero (sette stelle comprese) e le urecchie di Topolino; spaccherebbe!
- È tardi assaie, se non vado a timbrare il cardellino (che non ho) mi spiumano.
- Cazzo leggete, che sono cose inutili!?!
- Pane, Nuasella e una grattata di tungsteno; è la colazione dei campioni (l' ultima) 
- Probabilmente sono un genio, ma non me ne sono ancora accorto

martedì 6 agosto 2013

Un quesito fondamentale

Ma secondo voi, leggere "Il conte di Montecristo" e "I promessi sposi" intervallandoli con "Me la darebbe?" di Dario Vergassola, è una cosa da considerarsi normale o sono proprio proprio stronzo io?
Non esistate a rispondere, ve ne prego; ho bisogno di sapere!

domenica 28 luglio 2013

Se ero ricco ma avevo usare i tempi verbali malissimo

Questa mattina ho compvato un povsce, pevchè ne avevo voglia; l'ho pagato in contanti con un assegno via carta di credito e l'ho usato per andare dal concessionario fino  all'infimo bar dove sono uso bere un carissimo caffè (1,10 € poichè di marca nota), una cinquantina di metri più in la. Dopodichè, visto che consumava troppo l'ho abbandonato (il Povsce) nel posteggio facendo finta di nulla per non destare sospetti e, per muovermi agilmente in giro per città, ho comprato un'utilitaria di terza mano a rate bimestrali; l'ho infilata nel caminon della "Fondazione Knight per il rispetto della legge" e con quello me ne sono andato a spasso per le timide viuzze della metropoli in cui vivo, infrangendo una discreta quantità di norme del codice stradale; ah ah, sono proprio un simpatico burlone. Comunque, dicevo, una volta arrivato nella zona del porto sono sceso dal camion e l'ho fatto finire in acqua (per non pagare il parcheggio), dopodichè ho preso la mia barchetta da 90 mt. lineari e me ne sono andato a fare un giretto nel golfo, direzione centro città. Il capitano, un simpatico lupo di mare di 75 anni con barba bianca e pipa sempre in bocca che ho assunto tre anni fa da principio come mozzo, mi ha fatto notare che le correnti in quella zona non erano il massimo per navigare, così l'ho licenziato e ho messo al suo posto un giovane regista che si trovava nella stiva per alcune riprese di interni. Forse per questo dieci minuti dopo siamo affondati. Fatto sta che per fortuna ho fatto venire il mio elicottero personale a salvarmi e già che c'ero ho dato ordine al pilota di portarmi alle Maldiwe per fare un bagnetto e per conquistare il tanto agognato dai turisti brevetto di sub; dopo essere stato in ammollo per un poco, essendo un po' affamatino, mi sono recato nel ristorante di un ameno hotel 15 stelle del posto. Purtroppo era tutto pieno, così per non restare a stomaco vuoto, ho dovuto comprare tutta la catena a cui apparteneva quell'aberghetto di lusso, così sono riuscito a fare il mio luculliano pasto composto da un panino con wurstel e frittata e un bicchiere d'acqua di rubinetto. Poi ho ceduto gli alberghi ad un barbone da spiaggia (così sono riuscito a fare anche la mia buona azione quotidiana) e mi son fatto riportare lesto lesto a casa. Di un altro però, che al vedermi entrare ha proferito le famose parole "Questa è casa mia, fuori di qui", al che ovviamente ho dovuto acquistare l'intero palazzo e farlo demolire per costruirci al suo posto una supermegaiper palestra di Fitness&Zumba cha piace assai a grandi e piccini. Essendo poi pomeriggio inoltrato ho aiutato una simpatica vecchietta di 35 anni ad attraversare la strada (non so perchè ma sembrava un po' offesa quando l'ho chiamata "A nonnaaaa"; valli te a capire sti vecchiacci moderni) comprandola e rendendola pedonale in quel punto.
Adesso per concludere degnamente una faticosa giornata lavorativa non mi resta che un bagnetto nella pisssina del mio hotel 37 stelle nella periferia vips di Niuiorc e poi cena coi al Ritz.
Fanculo a voi, plebei  arrivederci miei cari.

p.s. Ah sì; ovviamente ho ereditato tutto dallo zio di un altro truffando le carte.

p.s.s. Che post di merda.

mercoledì 24 luglio 2013

L'inesorabile inevitabilità del verbo Sajeje ovvero "come 9 volte su 10 i titoli dei miei post non c'entrano una minchia con il contenuto"

-Effettivamente è proprio così- disse Linotipgragrio con fare pensieroso mentre passava in rassegna con lo sguardo i ninnoli impolverati della mensola sopra il caminetto -ho mangiato pollo con le zucchine a pranzo -
- Capisco, capisco - rispose annuendo con la testolina il Dott. Lapismutanraldo che se ne stava seduto sulla poltrona impolverata alle sue spalle. - Ma il vero motivo per cui mi trovo qui quest'oggi - aggiunse con tono preoccupato  -è perchè ci serve disperatamente il suo aiuto... sono ricominciati gli omicidi-
A quelle parole Linotipgrario Martinicouflanico si girò verso il suo interlocutore, lo fissò intensamente negli occhi per qualche secondo (che al dottore sembrarono un'eternità) e poi parlò, scandendo le parole lentamente e con tono fermo -Mi piacerebbe riuscire ad aiutarvi, ma lo sapete, non mi occupo più di questi affari,  mi sono ritirato inderogabilmente più di cinque anni fa; mi spiace-
-Capisco; quand'è così la ringrazio per la sua ospitalità e per il thè e mi congedo per andare a riferire agli altri la sua posizione - disse il Dottore alzandosi e sollevando un nuvolone di polvere sottile che lo circondò completamente facendolo apparire come un'eterea figura onirica.
- Aspetti. Se è così grave per voi vi aiuterò... ma per l' ultima volta - A queste parole il volto del Dott. Lapismutanraldo si illuminò e lui si profuse in mille e più ringraziamenti vivissimi e sinceramente impolverati gettandosi in ginocchio ai piedi dell'uomo a cui si era rivolto per chiedere aiuto e urlando -non sono degno, non sono degno-
- va bene, si alzi; è degno, è degno- disse Linotipgragrio da uomo poco avvezzo ai sentimentalismi per uscire da quella situazione di empasse quasi imbarazzante - inizi piuttosto ad erudirmi sui particolari del caso-
- dunque, cose stanno cos'ì: il primo omicidio è avvenuto fuori dal night club di Don Bacolo, il Pink Cioccomenta. La vittima è una ballerina del locale, Geena Wal; non abbiamo ritrovato la testa. Il secondo cadavere è Lindfur Foncrocchen, un apicoltore di origine spagnola che viveva e lavorava in periferia; colpi multipli da arma da fuoco a salve. La terza e ultima (per ora) vittima è un'attrice di teatro, tale Auswalda Primadonna, entrata in camerino dopo lo spettacolo di mercoledì scorso e mai più uscita: una coltellata al cuore. Quello che ci spaventa è che sia la vittimologia casuale che il modus operandi casuale sono identici all'altra volta. Lui potrebbe essere tornato a colpire; ci aiuti.-
-Non l'avete mai preso vero?-
-Vero-
-Perchè esattamente? Mi rinfreschi la memoria, la prego-
-Perchè non abbiamo mai capito chi fosse, data la casualità delle sue azioni.-
- Tuttavia siete sicuri che si trattasse dello stesso individuo; un maschio bianco tra i trenta e i quarant'anni di famiglia medio borghese probabilmente laureato-
-No; veramente questa era la sua teoria alla quale non abbiamo trovato nessun riscontro pratico.-
-Ah davvero? Però eravate convinti che l'assassino fosse sempre lo stesso...-
-No, era sempre lei ad esserne convinto, non si sa perchè-
-Interessante, sì...- Linotipgrario Martinicouflanico aveva preso a camminare in circolo per lo studio con le braccia dietro la schiena, la mano destra stretta dalla sinistra.
-Sì cosa?- chise timidamente il dottore, che iniziava a non capirci più molto e si era nuovamente lasciato cadere sulla polverosissima poltrona ikea di fine 800.
Linotipgrario a questo punto si fermò, si accese lentamente la sua pipa preferita, dopo averla presa dalla teca contenente i migliori pezzi della sua collezione, e iniziò a parlare con calma - Lasci che le racconti un aneddoto, giovanotto- nel frattempo si era seduto sulla poltrona pozizionata di fronte a quella del dottore - quando ero un ragazzino di trenta barra trentacinque anni, con gli amici eravamo usi raccogliere per strada degli stronzi di cane, metterli in un sacchetto di carta (di quelli dove i barboni americani ci mettono le bottiglie di Uischei) e dargli fuoco dopo averli piazzati davanti alla porta di qualcuno. Poi suonavamo il campanello e ci nascondevamo dietro una siepe di fronte al portone.L'ignaro usciva e per spegnere il piccolo incendio pestava conle scarpe il sacchetto, spiaccicando senza saperlo, anche la merda che stava dentro.-
Il Dott. Augustvaltringertuno Lapismutanraldo era  sempre stato un uomo pragmatico e dopo qualche secondo di smarrimento in seguito al silenzio del suo interlocutore (che aveva però preso a fissarlo intensamente con cipiglio da gufo) chiese - Non capisco cosa c'entra questo con il nostro caso-
-C'entra, mio caro Dottore, che la puzza di merda che si sprigionava da quel sacchetto dopo che era stato pestato è uguale a quella di questo caso ambiguo. Ecco cosa c'entra.-
-E quindi?-
- Quindi ho risolto il caso, mio caro Dott. Miscredente. La questione è molto semplice e non dovete preoccuparvi: non è il vostro assassino che è tornato a colpire. La prima vittima deve essere uscita dal locale e aver visto un bell'uomo e aver conseguentemente perso la testa; la seconda vittima aveva un nome troppo stupido per continuare a vivere, tant'è che è riuscito, come voi mi dite, a morire per causa di pallottole finte; infine la terza vittima era, per stesso suo destini, una primadonna, quindi per attirare su di sè l'attenzione mediatica che ormai era divenuta quasi nulla ha finto il  proprio omicidio con un coltello finto di scena. - e così dicendo sbuffò con soddisfazione una simpatica nuvoletta di fumo bianco.
- Ma lei come fa ad esserne certo?- chiese il dottore con un misto di stupore e ammirazione.
- Semplice: li ho uccisi io.-

sabato 20 luglio 2013

Non mi passa proprio un cazzo, ovvero "un altro pezzo della mia storia personale non troppo credibile"

Oggi vi voglio raccontare di quando, per un breve periodo di circa quarant'anni, feci il floricoltore (perchè il letame è sempre il miglior fertilizzante). Tutto ebbe inizio quando, da bravo disoccupato bighellone che ero, non avevo mai un soldino in tasca per comprarmi le gomme da masticare che ci fai anche i palloncini soffiandoci dentro. Uno di quegli squattrinati giorni dicevamo, me ne stavo a passeggiare "timidamente affranto" (cit. Zio Peppi) per la Rue de Cremapastiscerà all'incrocio tra Pavisgì e la Rambla di Barcellona, quando, seguendo con lo sguardo il moto ipnotico di un piccione che scassava la testina nel modo in cui solo loro sanno fare, vidi una moneta da un soldo per terra e tosto l'afferrai, la esaminai e dopo aver decretato che non v'era nome alcuno inciso sopra, avidamente me la intascai (apro una parentesi di discorso diretto col lettore, e uso il singolare perchè penso sia solo uno, per dirgli che ogni tanto penso di essere davvero un genio). A quel punto mi restava solo una cosa da fare: mi recai subito subito al bar più vicino e, per aiutarmi a pensare, ordinai istantaneamente un semplicissimo cappuccino d'orzo decaffeinato corto ristretto doppio chiarissimo special con tanta schiuma macchiato in mezzo senza latte con panna non zuccherata mezza montata tiepida su cialda di crema catalana doppia alla fragola servito in un bignè alle olive con zucchero di canna raffinato dietetico e mi sediqui con allegrezza ad un tavolinetto esterno, per poter fumare placidamente la mia immancabile pipa a bolle di sapone (un pregiatissimo pezzo donatomi personalmente dal Bavone Decagavse dalla sua collezione personale). E proprio lì, seduto in mezzo a raffinate copie dell'alta società Franco-Altatesina, inebriato dall'aroma del caffè e con la testa immersa in un miliardo di bolle di sapone, rimasi fulminato da un' idea così folle da sembrare folle: sarei divenuto floricoltore! Il perchè? Non lo sapevo allora come non lo so adesso ma me ne sono sempre sbattuto alla grande. Le cose andarono più o meno così: uscendo dal bar trovai un altro soldino a terra, lo presi e me lo intascai, ma invece di spenderlo per un qualsiasi caffè ristretto doppio lungo gocciato shakerato all'amaretto e panna fresca intera non pastorizzata montata a neve mezzana al cacao amaro in polvere fina mischiata col burro di margarina, lo feci fruttare e comprai una serra di 40mila ettari, delle lampade preposte alla coltivazione diretta e un fattore con cappello di paglia e una spiga di grano in bocca per fare il lavoro. Anche un piccolo trattore a dir il vero. Piantai pomodori a go-go, li vendetti ad un ottimo prezzo al kg. ad un miliardario russo che voleva far salsa per l'inverno e divenni miliardario russo a mia volta. Purtroppo fui così allocco da farmi pagare tutta la cospicua cifra con un'unica moneta ipercompressa del valore di mille miliardi di dollari russi circa, che perdetti poco dopo passeggiando per strada. Fu così che tornai poverello e bighellonatore ma felice. Da allora ho trovato molti altri soldini per terra, ma non quella moneta; peccato. 

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venerdì 19 luglio 2013

È una festa esclusiva (sottotitolo: lei qui non ci entra se non è in pigiama e cravatta) quarta ed ultima parte

Le prime tre parti qui, quo e stanlioeolio

Cap. IV - L'ineluttabile epigolo
Geico Tutrut era appena entrando nell' sgabuzzino quando una tonata in testa ci fece perdere i sensi, ci fece. Risvegliossi all'ombra dell'ultimo dei 3 soli, dove si erano assopiti dei pescatori, che egli prontamente non mancò di svegliare per chiedere delucidazioni. Il pescatore n.1 disse: - guarda la in fondo Geico - indicando col ditino all'orizzonte - vedi quel brillio lontano, come affocato a mare? Quella è new gabroviza che brucia con tutti i suoi inenarrabili secoli di peccati e sofferenze causate. - Il pescatore n.2 disse: Geico, tu sei stato salvato da noi, la lega degli straordinari pescatori che si assopiscono al'ombra dell'ultimo sole, lega nata per proteggere l'umanità dai cyber-criminali come Ladycacca. Se ti stai domandando il perchè è semplice: tu sei tonto come un ehm.. il tuo cuore è puro come quello di un bambino, mentre il resto della metropoli era ormai marcia e corrotta fino al midollo.- Il pescatore n.3 disse: a parte il fatto che io ho una cicatrice lungo il viso come una specie di sorriso, non penso di aver altro da aggiungere in questa storia, soprattutto visto che io non faccio parte della lega ma stavo solo sonnecchiando per i cazzi miei.
Geico rimase attonito a bocca aperta per qui 40-45 minuti, poi destossi dal torpore e disse: Sarà come dite voi, miei cari, ma secondo me adesso avremo una nuova Silent Hill; E so' cazzi! Tze tze.

Diend

Perchè il cinismo è un'arte... (sottotitolo: non è che ti ci puoi improvvisare!)

Ben conscio della mia altezza (193 cm) e quindi della mia naturale cattiveria mi voglio oggi permettere di elargire un po' di stoccate ciniche e derisorie su argomenti sparsi in ordine casuale. Sperando che vogliate seguirmi in questo iter quasi culturale (visto ciò che viene definito cultura oggi - ecco già spuntare la prima frecciata, ah ah, sono forse un genio?! -) vi farò strada con rutilante brio e verve (o verme) tra le insidiose spigolosità del mondo moderno.

Ieri sono andato a vedere una mostra d'arte contemporanea in una galleria su tre piani; c'era addirittura un quadro che l'autore ci deve aver impiegato più di dieci minuti per farlo. (risate con garbo)

Ho un vago ricordo di aver sentito una volta in TV qualcosa che sembrava avere quasi un senso logico. (applausi brevi e risata composta da due "ah")

Sicuramente chi tiene le redini del potere lo fa per il bene reale della collettività (risate sguaiate tenendosi la pancia e lacrimando copiosamente; oppure pianti a dirotto per la tragicommedia della realtà).

La saga di Twilight non è proprio strepitosa ma almeno è molto accattivante nel suo modo di reinterpretare il mito del vampiro: perchè quest'ultimo dovrebbe rifuggire la luce del sole quando essa non gli fa nulla se non renderlo sbrillucicoso?! (risate perplesse per gli amanti della saga; tristezza profonda per gli amanti del vampiro più o meno classico)

Ollivud fa film meravigliosi dove gli effetti speciali non sono assolutamente al centro dell'attenzione, anzi si potrebbero definire marginali; ciò che conta è l'aspetto psicologico dei vari personaggi e la loro relazione con gli altri. (risate senza contegno; chi ama il cinema Ollivudiano può tranquillamente odiarmi)

C'è davvero della bella musica in giro, oggi. (chi ama la musica lo sa; sorriso a denti stretti)

PER STAVOLTA HO FINITO! Contenti? Nooo? E allora andate a leggervi un post di Beppe Grillo và, che ve lo meritate!

P.s.
C.C.F.T. (a buon intenditor...)

lunedì 15 luglio 2013

Conosci il concetto di Flatbush? (sottotitolo: ma vaffanculo!)

Avvertenze: codesto scritto crea forte dipendenza.

- Conosci il concetto di Flatbush?-
- Ma vaffanculo!-
Questo dialogo sentii ieri, mentre me ne stavo a passeggiare amenamente per la Rue du Cassel a Venezia. Stetti per intervenire nella discussione, che trattava di argomenti a me sì cari da non permettermi di esimermi dal ficcarci il  becco, quando la mia attenzione fu attirata da un sozzo individuo che se ne stava qualche metro più in la, all'imbocco della Calle dei Re, appoggiato con una mano al muro e col busto piegato in avanti, intento nell'atto di svomitazzare senza remore quello che sembrava essere un ettolitro di vino ingollato, presumibilmente, da poco. Pensando si trattasse nientemeno che di Terrano d.o.c., timidamente mi avvicinai al figuro e gli chiesi con garbo conferma alla mia supposizione, alla quale non mancò prontamente egli di rispondere con un altro getto di svomitazzo, che riuscii a schivare per pochi millimetri e che, sorte volle, andò ad imbrattare il vestitino da circa 30.000 euri a occhio di una signorina della società bene parigina di fine '800 che casualmente si trovava a passare per di la in quel preciso istante. Al che mi sentii in obbligo di offrire un caffè al povero Estragonne Primamaniera (questo il nome per esteso del bizzarro personaggio vomitante) per agevolare il suo rientro alla sobrietà (non tento di nascondere al lettore che forte era il mio egoismo in ciò, in quanto volevo avidamente sentirlo favellare riguardo la sua storia dagli esordi, e quindi dovevo assicurarmi che quantomeno egli finisse di svomitazzare allegramente ogni due passi).
Fu così che ci sedemmo ad un tavolino all'esterno del celebre "Cafè Delapè", sito tra la "Rue Dominique" e la "Rue Nique nique", pressapoco ove quest' ultima con solerzia si immette nel vigoroso fiume Timavo, e dove ordnai un semplicissimo caffè nero d'orzo ristretto doppio medio macchiato tiepido in bicchiere con zucchero dietetico di strutto, pochissima panna minerale e una spolveratina di pistacchio aromatizzato alla mortadella per me e un amaro Mario per il mio nuovo amico, pensando che questo formidabile intruglio l'avrebbe aiutato a digerire rimettendolo in piena forma. Effettivmente la cosa funzionò e, dopo un'ultima copiosa e ad ampio raggio super-mega-iper vomitata sul cameriere, Estragonne tornò perfettamente in sè.
- Orsù, dite, chi siete e che ci faccio qui seduto con voi?- mi chiese egli con solerzia con quella luce da sobrio negli occhi che gli era appena tornata.
- Il mio vero nome nessuno sa (forse maestro Joda?)  ma in molti modi mi chiamano le genti; tra i più frequenti scegliete quel che più v'aggrada tra "Lord Bidet" e "Duca della cartegenica", per rispondere alla prima domanda. In quanto alla seconda dovete sapere che vi trovai vomitante presso quel cantuccio - e indicai col ditino  la calle poco più in la dove l'avevo effettivamente avvistato qualche minuto prima e che si sarebbe vista perfettamente da dove stavamo, non fosse stato per l'edificio di 48 piani proprio li in mezzo - ed ho ben pensato di redimervi dall' alcolico stordimento e di chiedervi di narrarmi la vostra sicuramente affascinante storia.-
- Dunque è così?-
- Invero -
- Allora con piacere narrerò -
- Narrate dunque -
- Con viva e vibrante soddisfazione - E così dicendo fece gesto al cameriere ancora imbrattato di servire al tavolo un altro giro identico al precedente, e dopo qualche secondo di pausa iniziò il suo racconto.
- Naqui, crebbi e arrivai a17 anni; età  in cui conobbi colui che divenne il mio mentore e mi trsformò in vampiro - Avevo appena udite queste parole quando il mio interlocutore si interruppe perchè era tornato il cameriere il quale aveva con vigore deposto il secondo giro di bibitame sul tavolino, lasciando come di consueto in quegli ambienti di quella Londra così in vista, tutto il vassoio.Estragonne ebbe come un fulmineo brillio negli occhi appena vide il bicchierino di amaro Mario davanti a se, e prima di poter dire "valvola di sovrappressione della muta stagna in neoprene ad alta viscosità" se l'era di già scolato tutto d'un fiato. Io, guardandolo fissamente con non poca curiosità, mi accingevo a sorseggiare il mio secondo semplicissimo caffè nero d'orzo ristretto doppio medio macchiato tiepido in bicchiere con zucchero dietetico di strutto, pochissima panna minerale e una spolveratina di pistacchio aromatizzato alla mortadella quando vidi Estragonne strabuzzare gli occhi e crollare improvvisamente, non dopo aver copiosamante vomitato a spruzzo, con la faccia nel piatto di "minestra pariglia" del nostro vicino di tavolo, un pingue omuncolo magro come un chiodo vestito da Metr' Sciocolatiè  Lindt. Non vera dubbio: il povero Estragonne era morto stecchito. Per rispetto del defunto gli sfrugai nelle tasche per capire chi fosse realmente e donde venisse ma con mia grande sorpresa non trovai nulla addosso a quell'uomo, se non un buffo bliglietto di carta cotone che recava la seguente scritta in color magenta-fuxia:
Non date mai a quest'uomo da bere due amari Mario di fila; esso ne morirebbe.

sabato 13 luglio 2013

È una festa esclusiva (sottotitolo: lei qui non ci entra se non è in pigiama e cravatta) terza parte

 La prima parte qui; la seconda ciop
Cap. III - L'attacco dei cloni insulsi.
-Voglia scusando le maniere poco ortodosse mr. Tutrut, ma non c'è tempo; inizierà a breve!- disse l'omone subito dopo aver chiuso la porticina che immetteva nel piccolo privè di vetro acustico (per farla breve, chi stava fuori vedeva e sentiva tutto quello che succedeva lì, come fosse stato nello stesso ambiente) alle loro spalle.- Che cosa inizierà?! - chiese spaventato Geico -e chi è lei? Perchè ho ricevuto l'invito a questa festa? Cosa sta succeden...- Non ebbe il tempo di finire la frase che una devastante esplosione aveva aperto una breccia nella mura della fortezza di cristallo della regina. Era iniziato l'attacco dei cloni insulsi; la fortezza era nel caos più totale, dalla breccia sciamavano i caccia ala "e alla x" sparanti orridi raggi laser, gli ospiti stavano decedendo a frotte, chi per i colpi delle navette, chi per le scansie di libri che gli erano cadute sulla capa, chi di noia. Anche l'interlocutore di Geico era stato schiacciando da qualcosa (era il peso del rimorso per una brutta azione di molti anni prima) ed era soccombuto. Geico uscì dalla porticina di vetro, dopo averci sbattuto contro e la scena che vide fuori era (ovviamente) identica a quella che aveva già visto da dentro la stanza. Tutto sembrava perduto; qualcuno stava minacciando concretamente, per la prima volta nell'ultima settimana, il dominio incontrastato di Ladycacca; un epoca stava per finire, ma chi era che osava osare tanto?. Mentre Geico era perdendo in queste eculubrazioni i cloni erano tutti atterrati ed erano passati all'attacco a piedi con spada-dentifricio-laser: sembravano indemoniati, uccidevano chiunque trovassero sul loro cammino, tanto che l'intera guarnigione di palazzo coposta da due soldati scelti non esiteva più... morti!
Al improvviso una voce dal nulla -Geico, vai in quello sgabuzzino dietro di te, presto!- e così Geico fece; entrò in quell'sgabuzzino, richiuse la porta dietro di sè e subito subito perdendo i sensi e svenendo senza remore alcuna.

 ...continua....

Un post disservizio inutilmente scusante

Moltissimi di voi (non) avranno notato la temporanea latitanza dalla tastiera di quel personaggio scritto sotto (o per meglio dire del sottoscritto). Beh, la verità dico, la verità è che..........dovevo portare fuori il mio cane invisibile........dovevo finire i compiti delle vacanze della seconda elementare che non avevo mai completato.......mi sono scordato di regolare la sveglia sull'ora legale, quindi era illegale e non poteva compiere la propria funzione di svegliarmi........ho dato una mano ad un vecchio amico hobbit a portare un anello da un punto "A Contea" ad un punto "B Monte Fato"............ ho fatto il tecnico del suono per il recente concerto di Jimmorrison...........ero in vacanza a Paperopoli................non c'avevo cazzi..............ho aiutato vecchietta ad attraversare strada su striscie pedonali (purtroppo l'esito dell'operazione non è stato positivo, ma c'abbiamo almeno provato)..............ho dovuto allestire in velocità un campo scout per un raduno mondiale di Giovani Marmitte...........ero a sciare a Porto Cervo.............avevo un brainstorming con Ajeje per il futuro della multinazionale immaginaria di cui siamo amministratori delegandi.........Na na na na na na na na! (sulle note di un pezzo dei Cure di cui non so il nome, ma voi capirete)...........ero impegnato con l'inaugurazione di un mio nuovo ristorante di cucina nord europea dal nome "O'sapore del Vesuvio"............ho avuto un dibatto abbastanza coinvolgente con tale Vincenzo Cuthullhu che mi voleva portare in vacanza a Riliè............. ho fondato una ditta di elettronica diretta concorrente della Eppol e della Maicrosoft (ma ho ancora probelmi coni la Siae per la musica dal vivo)..............ho dovesto lavorando ad un progetto tecnologico atto a costruire un macchinario grande come un campo da Baseball la cui funzione è fare il caffè una tazzina per volta (la genialità di tutto ciò ovviamente, è che da una parte del macchinario c'è scimmia che caga).............mi ero dimenticato che tengo un blog.
E rimember, miei cari: nella vita è sempre meglio saje che non saje, voce del verbo sajeje.

martedì 9 luglio 2013

Anche se non ho un cazzo da dire...

Anche se non ho un cazzo da dire (e già qua rubo spazio ricopiando il titolo, come nei temini si scuola...) lo dico lo stesso. Perchè è bello dirlo; è bello condividere con voialtri (sarà giusto tutto attaccato, mah? Non ho voglia di cercare su goggol adesso) questi momenti di estremo...chiamiamolo vuoto cosmico intellettivo, và, che mi permettono di creare (anche all'utilizzo sconsiderato di questa parola si dovrebbero mettere i puntini sulle "a" però) un qualcosa fatto di nulla mischiato col nient'altro e lanciarlo nella grande bocca sempre affamata che è la rete (o mamma chioccia che nutre i suoi pulcini). No dico, avete presente quei sordidi blog che si spacciano per portatori di sacre verità puntando il ditino accusatorio su qualsiasi cosa gli si pari davanti? E avete presente quegli altri blog che hanno velleità di essere sedi di cultura e alta informazione quando in realtà sono vuoti contenitori di letame bellamente infiocchettato e sprofumazzato? E avete presente quegli altri blog ancora, che si credono spiritosi e simpatici ma che in realtà non sono nient'altro che un coacervo di minchiate senza capo nè coda, e pure scontate? Eh?! GLI AVETE BEN PRESENTI TUTTI QUESTI BLOG?!? No niente, era così per prendere ancora un po' di spazio per riempire il post...però vorrei sottolineare come fior fiore di persone abbiano riempito libri, giornali, trasmissioni di niente, di nulla e di vuoto e come diverse eminenze abbiano costruito la loro egregia posizione sul beneamato nulla. No, quindi dico, posso farlo anch'io in un post ogni tanto, per riempire il bianco col nero, no?E poi ci sarebbe un mucchio ancora di cose moderatamente insignificanti per riempire spazio che però, siccome uno ha detto che nella vita non ci sono solo le cose belle, allora mi ritiro per deliberare e capra! CAPRA! CAPRA!!  CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA! CAPRA!
CAPRAAAAAAA!!!!!!!!
Diccccccaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Capra! 

lunedì 8 luglio 2013

3 (dieci) consigli diversamente utili per cavarsela ogni tanto

E dopo la supermegaiper ospitata di qualche tempo fa del noto Ajeje, personaggio bizzarramente poliedrico (o poliedricamente bizzarro, fate vobis) che ha fatto schizzare alle stelle le incursioni  su questo blog, oggi un'altra super ospitata degna di interessando tutti; se l'altra volta era Ajeje, chi sarà il protagonista della comparsata di quest'oggi? Vi starete chiedendo; sarà un'altro personaggio similmente geniale? No, è sempre Ajeje. A lui la  parole.
 
Ajeje e le dritte sulla SOCIALITA' e AFFINI.
Le 10 regole d'oro.

1) NON GALLEGGIARE (come sappiamo tutti galleggiano lo dice IT! ma IT e' cattivo) bisogna andare a fondo e trovare la NOCE del discorso.

2) SE TI SALUTANO CON UN CIAO RISPONDI "OOOOOOO" (Povia ha ragione bisogna tornare bambini e lavarsi i denti dopo le caramelle. Il ciao e' un distacco formale un po' come il "COME STAI?" che implica una risposta positiva o negativa in entrambi i casi rispondete I: CIAOO R: "OOOOOOOO" I: Come va? R: BENE/MALE E TU??? I: (indipendentemente dalla risposta) R: MA NE SEI DAVVERO CERTO?") vedrete che non vi saluteranno piu' finalmente.

3) SE INCONTRI BABBO NATALE IN AUTOGRILL  DAGLI UN "5" (cosi' lo aiuterai a vincere al Lotto per comprare materie prime ed utensili per i regali che fabbrica)

4) C'E' TRIPPA PER GATTI! (Cancellatevi dalla testa il contrario ai gatti piace la trippa bollita con un po' di miele naturale spalmato sopra.) Provare per credere.

5) LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE VA DATA AI  MASCHI. (Non credo abbia bisogno di ulteriori spiegazioni e' perfettamente in linea con il pensiero dell'attuale mondo politico).

6) NEL DUBBIO QUANDO TI PONGONO UNA DOMANDA QUALSIASI E NON CONOSCI LA RISPOSTA ESCLAMA: "CAPRA!" (l'interlocutore se la prendera' talmente tanto carico della sua autostimolaz....stima che si scordera' cosa vi ha appena chiesto) gran dritta di vita sociale vale anche nello studio.

7) REGOLA DELLA BUONA EDUCAZIONE. Ai matrimoni al momento di ordinare un caffe' per la tavolata ordinatene uno in piu'. Quando vi chiederanno per CHI e' quel caffe' rispondete per SERGIO (non provate a cambiare nome) non vi chiederanno altro. Dopo tre mesi (non prima)potrete rivelare l'arcano ai vostri amici/parenti/conoscenti dicendo: "Ma ve lo ricordate SERGIO?" "Ma si quello del caffe' al matrimonio!" (Osservare le espressioni facciali dei vostri interlocutori) AMICI INVISIBILI RINGRAZIANO.

8) AUTOSTIMA. LA PAROLA D'ORDINE E' SEMPRE STATA "IO SONO OK, TU SEI OK, CE LA FACCIAMO" ma ha fallito clamorosamente. La soluzione attuale e' "IO SONO OK, TU SEI GAY" (I WIN YOU LOSE) son dritte mondane da tenere a mente per sopravvivere nella giungla di cemento.

9) NON RAGIONATE PER LUOGHI COMUNI MA PER ANTRI DI NICCHIA (si lo so l'ho gia' scritta ma e' bene tenerla sempre a mente) Zio Tibia ad esempio conosceva questa massima era troppo inesplicabile.

10) IN CASO DI STRESS PROVATE A SALTELLARE NUDI IN GIRO PER CASA. E' UN INSEGNAMENTO DI "CONFUSO" NON PUO' SBAGLIARE. CHI ABITA CON VOI FARA' LO STESSO PERCHE' E' CONTAGIOSO. STAY HAPPY!

 E ricordate: Socializzando!

Come un frenetico babbeo

- Presto presto, devo andare, è tardi. - disse l'uomo basso vestito da bianconiglio mentre spintonava i passanti lungo il marciapiedi della 54esima avenue.
- E dove cazzo devi andare così di corsa, stronzone?!- tuonò un uomo enorme vestito da Babbo Natale (era il 24 agosto) dopo essere stato spintonato da Neit (questo il nome della persona dentro il costume).
- E che cazzo ne so io?! So solo che devo andare; levati dai coglioni che mi intralci il passaggio! -
- Come, prego?! Puoi ripetere?! disse l'omone che adesso aveva assunto una posizione a braccia conserte e gambe divaricate che gli permetteva di bloccare l'intera larghezza del marciapiedi.-
Intanto si stava formando un ameno ingorgo pedonale, visto che il passaggio era bloccato in entrambi i sensi di marcia ed era l'ora di punta delle passeggiatine rilassanti dei Niuiorchesi d.o.c.
- Ho detto: LEVATI DAL CAZZO, PANZONE! -
- Ah ecco, mi pareva di aver ben sentito. -
E con la sola imposizione di un enorme pugno chiuso calante dall'alto il bianconiglio più non fu.

La morale di questa storia è: non rispondete male ad un omone vestito da Babbo Natale in piena estate quando vi sbarra il passaggio a braccia conserte dopo che l'avete spintonato senza riguardo perchè avevate fretta.
N.B. Comunque Neit avrebbe fatto meglio a cambiare marciapiedi e andare avanti, invece che impuntarsi per passare da quello. Almeno così penso io.