sabato 5 agosto 2017

Qui manca il titolo

Gentilissimi, siccome è da un piccolo po' su questo blog non viene postato nulla, oggi vi voglio omaggiare con un cadeaux; una storia inedita scovata tra gli appunti del famoso scrittore Quintasso da Bacodaseta. Come tutti sanno il da Bacodaseta fu famoso per le sue "poesie senza senso nè rima" e per i suoi racconti di genere "romanticismo russo appesantito". Reputerete perciò incredibile che la suddetta storia sia invece un raccontino abbozzato di ambientazione fantascientifica, ritrovata per caso in un taccuino di appunti rinvenuto sul fondo di una cassa di vinazza rancida che appartenne all'autore. Ma non lasciamo che siano le mie scialbe parole ad intrattenervi quanto piuttosto lo strabiliante intreccio di parole intessuto dal Quintasso. Buon divertimento.

"È stato il maggiordomo senza dubbio!" esclamò l'ispettore Yurin ad alta voce al centro dell'enorme salone in cui aveva fatto riunire tutti gli abitanti di casa Popopopoposkovic . Tutti ammutolirono, tranne il maggiordomo che non potendo più negare l'evidenza tirò fuori dalla livrea un mitragliatore e iniziò a crivellare di colpi tutti i presenti proferendo le parole "Ebbene sì, e ora che sono stato smascherato non mi resta che uccidere tutti!" L' ultimo pensiero dell'ispettore prima di stramazzare esangue al suolo fu "che culo, ho indovinato al primo colpo".