sabato 11 maggio 2013

Fidati di me, ovvero "quando navigavo nell' spazio"

Oggi vi voglio raccontare un simpaticissimo aneddoto di quando, ormai qualche annetto fa, mi trovavo a girovagare di pianeta in pianeta come capitano della nave mercantile Cazzohaidaguardare.
Era all'incirca un'ora qualsiasi, che tanto nello spazio è sempre tutto buio, e io ero appena arrivato sul pianeta Smiteuesson, situato nella galassia di Maramaionchi. Stavo trasportando, per conto di un ricco petroliere, un grosso carico di uvetta passa che ero andato a prelevare il giorno prima dal minuscolo pianeta Enorme, e che avrei dovuto consegnare entro l'indomani a un tizio dal nome bizzarro, sul gigantesco pianeta Piccolissimo. Trovandomi in anticipo sulla tabella di marcia, avevo deciso di fare una sosta su Smiteuesson, per mangiare un piatto della miglior frittata dell'universo-mondo alla taverna intergalattica Da Stiv nonsoloferramenta e, già che c'ero, per fare un paio di litri di propellente (con la tessera dell' agevolata, per le galassie a statuto speciale).
Una volta dentro ordinai subito subito una porzione di gnocchi con la selvaggina e del Ronco d.o.c. delle vigne di Beta Minotauri per buttarlo giù. Iniziando a mangiare mi guardai attorno in cerca di qualche grugno conosciuto, per scambiare due chiacchere e tentare di ricavare qualche informazione in più sulle preoccupanti voci che avevano iniziato a girare, riguardo un' imminente guerra tra la Confederazione e l'Impero.
Rapido come un lampo (non ero nemmeno riuscito a vederlo) si sedette al mio tavolo Dapret Bensignora, parente del famoso maggiordomo, nonchè noto contrabbandiere dei sette mari spaziali inesistenti. Mi propose un lavoro. "Geims, vecchio mio" disse "ho per le mani un lavoretto facile facile. Devi solo portare me e il mio carico da qui alla nebulosa Stica-2z-i, pseudo-spazio interno. Nessuna domanda, ottimo compenso: 50 mila soldini spaziali subito e altrettanti a fine lavoro, totalmente detraibili dal 740 spaziale. È un affare sicuro. Fidati di me." E col fare arrogante di chi è sempre tre passi avanti agli altri, si scolò a petto l'intero brick (mio) di Ronco d.o.c. e andò in coma etilico; poi prese fuoco. Quando arrivarono i soccorsi era troppo tardi; Dapret si era già spento, in tutti i sensi. Il suo carico, nel frattempo era stato rubato da dei topi di locanda spaziale, la sua nave era esplosa per un corto corcuito e il pianeta aveva iniziato a produrre strane vibrazioni tipo un pianetmoto (il corrispettivo di un terremoto, però non sulla terra ma su un pianeta qualsiasi n.d.a.) in arrivo. Grazie al mio solido sesto senso, interpretai tutti questi piccoli segnali come un presagio di sventura e quatto quatto me la battei senza pagare il conto. Avevo appena lasicato l'orbita del pianeta, che questi esplose in una supernova devastante (un po' come successe a mariolino). Dopo aver informato dell'accaduto tutto l'universo, tramite un tweet spaziale, proseguii per la mia strada, sbattendomene altamente le balle di tutto quanto.
Ah ah ah , quanti bei ricordi. Vogliate scusarmi, ma sono un inguaribile nostagico dei bei tempi andati...eh sì; una volta, qui, era tutto spazio!

p.s. domani esce l'intervista su di me per i tizi de "mozzarille e webs - l'informatica da gustare". Appena posso ve la riporto qui; ma se non riuscite a resistere, chiedete pure il giornale in qualsiasi edicola, che tanto la risposta sarà la stessa ovunque...

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