lunedì 27 maggio 2013

Del perchè non convenga seguire sempre il senso letterale delle parole (ovvero un altro post degno di Umberto Eco)

- John e Jack avevano inseguito Pingu the Ripper fin dentro un magazzino abbandonato giù al porto. Erano accucciati dietro una pila di casse, in attesa di capire dove si fosse andato a cacciare il crudele assassino; doveva essere lì vicino da qualche parte. "allungami la pistola" sussurrò John in un bisbiglio, per non farsi sentire da Pingu. Jack, che oltre ad essere un detective della omicidi del PPD (Ponziana police department) era anche un esperto di carpenteria leggera e lavorazioni ferro e inox, iniziò ad armeggiare con pinze, cacciavite e flex sulla calibro 38 di John per renderne la canna più lunga. Fece un rumore così forte, che Pingu si accorse della loro presenza e gli uccise entrambi a colpi di Liquidator cal. 45 magnum.

- L'allenatore chiese un cambio e l'arbitro, dapprima perplessamente preoccupato, ma infine ben conscio della propria stimata e indiscussa professionalità,  uscì dal campo e tornò circa mezz'ora dopo, con il pomolo e l'asta delle marce delle sua fiat 128.

- Il piccolo Mariolscricng finì all'ospedale con emorragie multiple agli organi interni. Interpellato dall'allegro (come un cazzo) chirurgo disse che la mamma gli aveva ordinato di mangiare tutto il piatto, sennò non ci poteva andare a giocare con gli amichetti al parco, e lui così aveva fatto; aveva mangiato tutto il piatto (che era di ceramica). Postfazione a quest'ultima cacata: udito ciò il chirurgo tentò di autoestrarsi al vivo l'appendice, ma toccò qualcosa (tipo la cassa toracica, chessò...) con le pinze e partì per tutto l'ospedale un fastidiosissimo fischio assordante.

- Mancava l'ultima partita di campionato. Il risultato avrebbe deciso se gli "Sciarcs" del college "Eimricanpai" avrebbero finito la stagione per primi o per secondi. Maicol James Smith, il miglior quoterbec strategico che l'Illinois avesse mai visto dopo le gemelle kessler sapeva che il risultato finale sarebbe dipeso quasi esclusivamente da lui, come sapeva che l'indomani a bordo campo ci sarebbe stata la bella Maryjane Susan Scrumble a guardarlo e che non avrebbe potuto permettersi errori se voleva conquistarne il figa cuore. Era perso così nei suoi pensieri quando il rude grido del coach, Mr. Grinsvulpbergs, lo riportò in zerotre alla cruda realtà "Gambe in spalla e vai!"
Maicol ce la mise tutta, ma siccome era un grand' atleta ma non un contorsionista, per riuscire a mettersi le gambe in spalla si spezzò entrambe le rotule. Gli Sciarcs l'indomani persero e Maryjane andò a scopare cena fuori col ranning bec degli "ocs" dell'istituto "scherimuvi".


p.s. ricordatevi che domani esce l'intervista al sottoscritto sulla rivista pizzafichi & cotillons (che nessuno sa cosa sono)

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