giovedì 18 aprile 2013

Come una "e" verbo avere, ovvero perchè e percome sono diventato (un) scrittore

Era un giorno di una calda primavera del lontano 1973, ma siccome io sono nato nel 1980, del '73 me ne sbatto a raffica.
Invece mi torna zompettando alla mente un simpatico aneddotto, talmente vivido nei miei ricordi che mi pare accaduto ieri:
Era ieri; mi trovavo in compagnia di una cerchia ristretta di carissimi amici, tutti quanti artisti (o disoccupati). Due di loro, entrambi abili tessitore di parole, stavano appunto disquisendo su alcuni topoi letterari, sviscerandone tutti i vari aspetti per tentare di trarre dal reciproco confronto, alcune conclusioni non banali che giovassero alle nuove opere che ambedue avevano al contempo in cantiere. Nello stesso momento io mi stavo intrattendo con altri due della nostra cerchia, in un vivace dibattito sulla pittura fiamminga&tetteculi, con particolare riguardo al discorso delle conseguenze della suddetta su un abiente privo di salumi sottovuoto. All' improvviso mi cadde l'orecchio sul discorso dei due letterati e la frase che sentii (con l'altro, ovviamente) cambiò radicalmente la mia esistenza. Tenterò di riportarla di seguito nella maniera quanto più fedele la mia ormai annebbiata memoria sarà in grado di fare.
"Astiogabalo*, ma questa che vedo sul tuo manoscritto non è per caso una "e" verbo avere?!?"
"Hai perfettamente ragione Gagliolfisto*; è proprio una "e" verbo avere; ci metto subito l'accento!"
Restai così, come dire, fulminato dalla forza poetica di quella frase che decisi di dedicare, da qual momento, ogni singolo istante della mia vita alla nobile causa dell'ordito letterario.
Fu così che divenni un scrittore. Qui di seguito uno stralcio della mia prima opera:

Maicol era andando verso la sua meta, ma se avrebbe saputo quello che gli doveva accadere, sicuramante non ci andava più in quello bosco infestato dall' zombies. Non appena aveva mettendo piede in quell'intricata boscaglia infatti infatti...


Non l'ho mai finita perchè adesso sono impegnato con la collezione da edicola (tuttora in corso) della obbienduorc "monete false & psicosi"; è più meglio che scrivere.




*Per mancanza di creatività sono stati usati i veri nomi delle persone coinvolte in questa scabrosa vicenda  

2 commenti:

  1. Hahahaha questa è genialoide ....

    firmato
    Gagliolfisto ....

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  2. grazie, grazie. A breve altre meravigliose stonature letteranti...

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